The Voices


Regia: Marjane Satrapi

The Voices

Gran bella scoperta, un film che, seppur vantando una trama intrigante che stimola la visione, non prometteva troppo bene, e che invece risulta dare una bella sferzata di originalità al panorama attuale.

Marjane Satrapi, dopo il successo avuto con Persepolis e il successivo
Pollo alle Prugne (entrambi in collaborazione con Vincent Paronnaud ed entrambi tratti da romanzi fumettosi realizzati dalla Satrapi stessa) viene qui chiamata al suo primo lavoro solista e in lingua inglese e il risultato può considerarsi decisamente soddisfacente.

Nello specifico, troviamo il buon Jerry, persona apparentemente normale, con un lavoro normale e con normali interessi verso una delle colleghe più appariscenti, se non fosse per quella lievissima forma di schizofrenia che lo vede spesso interloquire con i suoi animali domestici, che tenderanno ad indirizzarlo verso due strade completamente opposte.


Il cane, animale fedele e buono di natura, tenterà di mantenere il padrone sulla retta via, mentre il gatto, assoluto migliore in campo della partita, manifesterà tutto il suo essere cinico, spingendo Jerry a compiere le azioni più terribili. Ed è incredibile come al felino si sia riuscita a stampare sulla faccia proprio quell’espressione “cattiva” ed opportunista che lo rende un “personaggio” davvero unico, anche in virtù di sagaci battute sapientemente costruite per contenuto e tempismo.



Il risultato che ne viene fuori è un mix esplosivo di black comedy ed horror, con sfumature drammatiche intervallate a gag esilaranti. Spesso, quando ci si trova in situazioni analoghe, viene immediato porsi dei dubbi relativi alla pacifica e produttiva convivenza di tutto ciò e, in questo senso, bisogna sottolineare l’ottimo lavoro fatto, che non cade mai nel ridicolo involontario e che riesce ad intrattenere senza mai prendersi troppo sul serio.


Grottesco, irriverente, sorprendente e soprattutto folle, come il protagonista della vicenda, interpretato molto bene da un Ryan Reynolds a suo agio in questo ruolo e ottimamente affiancato da una Gemma Arterton decisamente in forma, seppur assolutamente fuori di testa, a testimoniare la bontà del cast per un film che, di fatto, non risulta così conosciuto.

Lo humour nero chiaramente abbonda e si incastra perfettamente con la theme song “Jerry and Fiona” e con scene a dir poco grottesche (vedi per esempio finale, a mio avviso geniale ed in linea con tutto il film, con tanto di ospitata ad un Gesoo danzante).

Insomma, i fan dei gatti, dello spirito cazzarone e delle teste mozzate (e sì perché pure un po’ splatter ce lo mettiamo che fa sempre bene) sapranno apprezzare, mentre gli altri…beh mi dispiace per loro.

Qui il film

Giudizio complessivo: 8
Enjoy,


Trailer


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