Dead in Thombstone


Regia: Roel Reine


Ahhh peccato, mi aspettavo di piùun film con Micky Rourke e Danny Trejo, quest'ultimo reso famoso dal celebre Machete (l'ho visto solo 145 volte) poteva aver quel qualcosa in più che... purtroppo gli manca.

La Fine Del Mondo


Regia: Edgar Howard Wright


Il regista di Shaun Of The Dead (L'Alba Dei Morti Dementi) ritorna col genere parodico. Oggetto della parodia è questa volta la fantascienza e anche il classico film di costume intimista britannico con intenti educativiLa morale del film, se di morale possiamo parlare, è però pazzoidale, per non dire delirante.

Tutto inizia come in un normale film drammatico. Gary King, un alcolizzato con un'incurabile sindrome di Peter Pan vive nel ricordo del suo fulgido passato di bulletto della scuola quando era ammirato da tutti, specialmente dai suoi inseparabili quattro amici con cui formava una banda di simpatici scapestrati. Gary sfiora adesso i quaranta, non ha combinato nulla nella vita ed è a un passo dal suicidio.


Improvvisamente ha l'idea geniale di ripercorrere il mitico Miglio Dorato nella cittadina di origine, ovvero un giro non-stop dei 12 pub del paese. Nemmeno da ragazzi i cinque erano riusciti nell'intento. Così Gary con la sua nuova ispirazione riesce a trascinare, per lo più con l'inganno o grazie subdoli ricatti morali, i suoi quattro amici diventati ormai noiosi uomini d'affari, assai lontani dalla sua scoppiettante dimensione adolescenziale.


Fin qui tutto bene, divertente e strepitosa la folle interpretazione di Simon Pegg nei panni di Gary. 
Il vero delirio inizia quando i cinque si accorgono (nonstante i fumi dell'alcol) che c'è qualcosa di strano in città: gli abitanti sono diventati una sorta di robot zomboidali.

Inizia allora una lotta all'ultima birra contro i nuovi nemici. Abbondano fiumi di turpiloquio, conti sospesi con personaggi del passato ormai trasformati in gelidi automi vengono sciolti, creando continui e comici colpi di scena, fino a quando i cinque balordi ubriaconi si scoprono i salvatori della Terra.

Interpretabile anche come un delirio di onnipotenza, o il sogno sogno mitomane del disperato protagonista, il finale distopico potrebbe lasciare lo spettatore con un palmo di naso e con il filosofico interrogativo circa il valore della natura umana...


Il film è piuttosto spassoso nel complesso, l'intento comico va a segno. I personaggi sono credibili e, se non fosse che in certi momenti il kitsch degli inseguimenti con gli automi zombeschi diventano banali, l'idea nell'insieme è quantomeno riuscita.



Alice Salvatore



Trailer


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Nero Infinito



Regia: Giorgio Bruno



Perdincibacco!!
Poffarbacco!!
Perdiana!!
Porca troia!!
Ci vuole impegno per fare un film peggiore di questo

A parte la trama rivista già rivista e rivisitata in tutte le salse, quello che colpisce come un diretto sugli zebedei è il cocktail di errori agghiaccianti che formano il film. Mi spiego meglio, per una buona caduta servono diversi fattori concomitanti, terreno sdrucciolevole, scarpe troppo larghe, il peso del corpo sbilanciato in vario modo, l'assenza di appigli o l'aver le mani impegnate, tutto questi elementi insieme portano alla frattura del setto nasale contro il pavimento.. ora per il film in questione è la stessa identica cosa:

  • la regia è scarsissima, non dona nulla al film;
  • la recitazione degli attori è nulla, le frasi vengono dette senza peso e senza toni;
  • i dialoghi sono terribili e inudibili, sembrano copiati da altri film e mescolati a caso;
  • accadono cose senza senso ;
  • si capisce chi è l'assassino dopo 5 minuti (tra l'altro l'attore non è all'altezza della parte);

Ma andiamo con ordine..


Trama: un serial killer uccide prendendo spunto dagli omicidi raccontanti in dei libri (non ci aveva mai pensato nessuno!!!)


Regia: a volte sembra di guardare un altro film, il regista inserisce spezzoni di "vita quotidiana" dei protagonisti con la delicatezza di un esame rettale, in più alcune "tracce" investigative vengono lasciate in sospeso senza più nessun riscontro..


Recitazione: fiacca da morire, discorsi monotono, frasi dette in maniera troppo sbrigativa e senza colore, idem per espressioni che invece sovrabbondano nell'assassino rendendolo anziché inquietante, ridicolo, eppure si vanta la presenza nel film di 2 registi famosi, che però a mio avviso non hanno riguardato le scene girate. 


Dialoghi: e qui ci divertiamo proprio, ne ho trascritto alcuni giusto per fare un esempio concreto:


Delitto sulla banchina. 
Viene ritrovata una macchina con l'autista morto per un colpo alla testa.

Medico Legale: Ora del decesso alle 2 di notte

Poliziotta: Chi ha scoperto il cadavere?
Medico Legale: Quella ragazza, passava da qui mentre faceva jogging
Poliziotta: Quindi pensi che non fosse solo?

ehhh??? perché "quindi pensi che non fosse solo", il Medico Legale non ha detto niente che potesse dare l'incipit per quel "quindi".. 
andiamo avanti

stessa scena, la poliziotta guarda dentro la macchina e

Medico Legale: le macchie di sangue attorno al sedile dimostrano che qui c'era seduto qualcuno

la Poliziotta spara la domandona da premio Nobel: qualcuno che è scappato dopo aver commesso l'omicidio?


ma porca vacca, hai un cadavere al volante con un buco in testa sulla sinistra e la testa inclinata verso destra, ti dicono che c'era un passeggero seduto al momento dell'esplosione del colpo... e tu ipotizzi che potesse essere l'assassino????  
e come cazzo ha fatto a sparare ???? ed il Medico Legale le risponde anche, invece di mandarla a fare in culo: no non credo (eh già rimane qualche dubbio, metti che il passeggero fosse Flash oppure Superman sarebbe stato possibile sparare e poi sedersi di corsa per beccarsi gli schizzi di sangue)

ma ecco che arriva lo scienziato Poliziotto: quindi il ragazzo conosceva il suo assassino??


ma perchéééé da cosa deduci che il ragazzo conosceva il suo assassino, ancora con sti 'quindi' buttati così a caso


ed ancora : nessuna scheggia di vetro, quindi il finestrino era abbassato


complimentoni, che sagacia!!

aggiungerei.. 
quindi il freno a mano era tirato, 
quindi il ragazzo studiava poco, 
quindi era daltonico!!

Tutto ciò accade in 5 minuti 5 di film, immaginate il resto
Accadono cose senza senso:
abbiamo appena letto che si ipotizzava che il ragazzo conoscesse l'assassino, bene, peccato che poi questa pista nel film decada senza nessun avvertimento, cioè non si vede qualche indagine sugli amici della vittima, niente...non se ne parla più e basta. Le uniche 3 persone indiziate per omicidio, sono la scrittrice del libro l'editore con cui ha una relazione. Sotto torchio la scrittrice e l'editore riferiscono che c'è una terza persona, Leo il barista, che conosce il contenuto del nuovo libro, e quindi potrebbe essere anche il potenziale assassino, ma la cosa non tange i due poliziotti fanno finta di non sentire...boh!!!

Gli strumenti di tortura inquadrati sono alquanto inusuali, perché mettere una chiave a "pappagallo" quando hai già una pinza e un paio di tenaglie? cosa ci fai con la chiave a "pappagallo"?....inoltre ci sono 3 martelli uguali....3!!
Il Poliziotto costretto a leggere il libro per prevedere le mosse dell'assassino, legge a casa sua a voce alta..!?? Ragioniamo, ma chi è che legge a voce alta da solo?? Una voce fuori campo non sarebbe stata più decente?

L'identità dell' assassino si scopre dopo il quinto minuto di film, giuro!!!
Mi domando perché perché si continui ad insistere con gli Horror italiani, a parte qualche caso raro non si fa altro che cadere nel ridicolo.




ZandZ | Recensissimo

ZandZ raccoglie il peggio del peggio: film che mai avrebbero dovuto essere concepiti né tantomeno pubblicati. Si meritano d'ufficio un -1, che per chi ne capisce di informatica significa 'ERRORE'.



Giudizio complessivo: -1

Buona visione e alla prossima,

Recensissimo



TRoiler



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Se io fossi un produttore discografico - Recensione del singolo di Barbara Luna Festelli "IN PIEDI"





In Piedi - Barbara Luna Festelli

Sì, perché una volta era facile.
C'era qualcuno che ci metteva i soldi, che li investiva in un progetto.
e chi lo faceva doveva stare bene attento su chi li investiva e soprattutto che poi il progetto funzionasse.

Bilancia - Oroscopo 2013


Oroscopo 2013


Bilancia. Antipatici soprattutto al genere femminile, sono comunque molto socievoli mangiano poco e sporcano meno.

Watchmen


Regia: Zack Snyder



Premessa: per chi non avesse visto il film, lo faccia prima di leggere la recensione.

Watchmen è tratto dalla miniserie a fumetti di 12 numeri di Alan Moore, il papà di V For Vendetta (e ho detto tutto), la regia è stata affidata a Zack Snyder, conosciuto dal grande pubblico per aver precedentemente curato quella di 300 (e ho ridetto tutto), capolavoro del cinema.

L' Ultimo Week End


Regia: Domenico Raimondi

Ahhhhhh!!
Ahhhhhh!! 

Mi sono imbattuto per errore in un altro dei film del progetto Web Movies - 10 film nati per la retecome il già recensito Andarevia (a questo punto dovrò recensirli tutti). 
Ed andiamo di male in peggio.

R.I.P.D. - Poliziotti Dall' Aldilà


Regia: Robert Schwentke


Robert Schwentke (provo da giorni a pronunciarlo) ha curato la regia di Un'Amore All'Improvviso, Lie To Me e di Red e mette a segno un ottimo risultato anche con RIPD - Poliziotti dall'aldilà.

40 Days And Nights - Apocalisse Finale



Regia: Peter Geiger


Ci vuol coraggio a produrre e mettere in circolazione film del genere, ma veramente tanto. E di coraggio purtroppo la The Asylum, casa di produzione americana, ne ha da vendere, come chi riesce a guardare le loro pellicole fino all'ultimo (un esempio Mega Piranha e dico tutto).

Lovely Molly


Regia: Eduardo Sànchez


Mega regista, ma film di merda. Al regista dobbiamo The Blair Witch Project e non è poco, piaccia o non piaccia a quei tempi si creò un capolavoro e un nuovo genere di film, in questo caso, L'Amabile Molly non è minimamente all'altezza.

The Host (2013)


Regia: Andrew Niccol 


Andrew Niccol, un nome una garanzia, ha diretto Gattaca (basterebbe solo questo), S1m0ne col grande Al Pacino, Lord Of War e In Time.

Kick Ass 2


Regia: Jeff Wadlow


Per il sequel di Kick Ass, anzichè Matthew Vaughn allo sgabello del regista siede Jeff Wadlow, con ottimi risultati direi.

Andarevia


Regia: Claudio Di Biagio


Di solito non guardo film italiani, ma questa volta sono rimasto incuriosito dal trailer di Andarevia e mi ci sono avventurato. La pellicola fa parte di un progetto che si chiama Web Movies - 10 film nati per la rete prodotti da Rai Cinema.

Pain & Gain - Muscoli e Denaro


Regia: Michael Bay


Il regista Michael Bay ha un curriculum di tutto rispetto:

  • Bad Boys (1995)
  • The Rock (1996)
  • Armageddon - Giudizio Finale (1998)
  • Pearl Harbor (2001)
  • Bad Boys II (2003)
  • The Island (2005)
  • Transformers (2007)
  • Transformers - La Vendetta Del Caduto (2009)
  • Transformers 3 (2011)

Inoltre è anche produttore di ottimi film sul genere Horror, aveva dichiarato che avrebbe voluto girare un film a basso costo, proprio da lì nasce Pain & Gain.

La trama è molto semplice, 3 palestrati decidono di dare una svolta alla loro vita e cosa fanno? Decidono di rapire un riccone per potersi intestare tutte le sue proprietà. Come si può ben immaginare tutto fila liscio fino ad un certo punto, al momento di eliminare lo sfortunato magnate commettono il leggerissimo errore di lasciarlo per sbaglio vivo così la vicenda prenderà direzioni ben differenti da quelle inizialmente auspicate.

Toccherà agli attori Mark WahlbergDwayne Johnson (The Rock) e Anthony Mackie interpretare i muscolosissimi e un po' tonti rapitori, che risulteranno comunque simpatici al pubblico. Su tutto il film si percepisce una sensazione volutamente comica, triste e surreale, ciò che accade nella pellicola basta per far rimanere basito lo spettatore, peccato che sia ispirato ad una storia realmente accaduta. Insomma l'esperimento è riuscito, basso costo, attori ottimi, regia eccellente, storia particolare.

Lo consigliamo,
Buona visione.

Recensissimo





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Vergine - Oroscopo 2013


Oroscopo 2013

Vergine, il segno è già tutto un programma.
Sessualmente insoddisfatto e sfigato di natura, il "Vergine" nel periodo di Agosto/Settembre entra in piena attività fisica e mentale ma questo sforzo non lo porterà assolutamente a migliorarsi; 

Epic - Il Mondo Segreto


Regia: Chris Wedge


Epic - Il Mondo Segreto (basato su un libro per bambini The Leaf Men and the Brave Good Bugsè in ogni caso un film da vedere, ma ahimè delude.

Il film è basato sull'eterna lotta fra la Vita e la Morte, incarnati la prima dalla Regina Tara la seconda dal malvagio Mandrake, quest'ultimo fa di tutto per sopraffare la prima ed allargare i confini del suo regno in maniera smisurata. Verrà coinvolta in quest'avventura anche un' umana che in crisi con un padre ricercatore riuscirà ad apportare un ottimo contributo alla causa. Non manca pureil giovane soldato ribelle, che rifiuta il suo destino in conflitto con la figura paterna del suo comandante.

Insomma Epic è proprio Epico, racchiude tanti cliché, anche se ben contornato da un mondo meraviglioso di colori e seguito da un ottima regia, ma che alla fine non regalano niente di nuovoChris Wedge stavolta non ci siamo, certo, di Era Glaciale ce n'è una sola.


Recensissimo



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Odore di Chiuso - Marco Malvaldi


di Marco Malvaldi



Sempre di Marco Malvaldi, ho apprezzato molto la serie del Bar Lume e dei terribili vecchietti-detective che lo frequentano, ambientata in un immaginario paesino della Versilia (consigliatissima!).


Qui invece l’ambientazione è d’epoca (siamo infatti nel 1895), ma la verve rimane comunque molto attuale. Intorno ad un simpaticissimo Pellegrino Artusi si muovono i nobili abitanti, i domestici e gli ospiti di un castello nelle vicinanze di Bolgheri, e proprio all’imponente e baffuto protagonista spetterà la risoluzione di un omicidio (e di un altro tentato).


Diciamolo subito: il giallo centrale è piuttosto semplice, ed il processo investigativo segue una impostazione tanto gradevole quanto classica in questo genere, ma quello che cattura di questo libro sono le descrizioni, sempre molto ironiche e ricche di pungenti riferimenti all’attualità, dei personaggi, i dialoghi vivacissimi e caustici, come è d’uso nella comicità toscana, e le esilaranti scenette all’interno delle quali Malvaldi ce li propone. 

Da appassionata di buona cucina (diciamolo pure: da golosastra impenitente) ho gradito molto anche il rilievo dato alle ricette e ai piatti presentati nel libro (d’altra parte come avrebbe potuto essere altrimenti, con un simile protagonista?).


Un libro che strappa forse più sorrisi che veri e propri scoppi di risa (come mi è invece capitato leggendo la serie del Bar Lume), ma che conferma la bravura di questo giovane (è mio coetaneo, quindi l’aggettivo è d’obbligo!) scrittore.


Iliana Pastorino



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