American Horror Story – 1984: La Recensione della Serie TV



Ideatori: Ryan Murphy, Brad Falchuk

Chi è il vero killer?


Breve Sinossi


Ambientata nel 1984, un gruppo di ragazzi decide di trascorrere qualche giorno di relax e di divertimento al campeggio di Camp Redwood. I giovani non sanno però che in passato quel luogo è stato teatro di un massacro compiuto dallo spietato Mr. Jingles e, proprio in occasione della riapertura del campo, il serial killer riesce a scappare dalla struttura dove è stato rinchiuso. Riusciranno i giovani protagonisti a sopravvivere alla furia omicida del killer?


Analisi e Parere Personale


American Horror Story: 1984 è una serie televisiva del 2019 di genere horror e thriller creata da Ryan Murphy e Brad Falchuk. E’ la nona stagione dopo Murder House, Asylum, Coven, Freak Show, Hotel, Roanoke, Cult e Apocalypse e gli anni 80 sono gli assoluti protagonisti di questa nuova stagione.


La storia segue le vicende di un gruppo di ragazzi, i quali sono diretti al campeggio di Camp Redwood. I ragazzi non immaginano minimamente che stanno per essere catapultati in incubo ad occhi aperti, nel quale un feroce e pericoloso serial killer cercherà in tutti i modi di ucciderli. Ma attenzione, non tutto è come sembra e a volte il reale carnefice potrebbe essere nascosto dietro le quinte ed essere il burattinaio che tira i fili della storia.


In questa stagione, come è avvenuto in Cult, oltre all’elemento horror è possibile trovare anche un forte elemento thriller. Dopo una prima introduzione, la serie presenta i suoi protagonisti:

· Brooke Thompson. E’ una dolce ed ingenua ragazza che si ritroverà suo malgrado a dover combattere duramente per la sua vita. E’interpretata da Emma Roberts;

· Montana Duke. E’ un’allenatrice di aerobica che nasconde un oscuro segreto ed è in cerca di vendetta. E’ interpretata da Billie Lourd;

· Margaret Booth. E’ l'unica sopravvissuta del massacro di Mr. Jingles del 1970 ed è la nuova proprietaria del nuovo Camp Redwood. E’ interpretata da Leslie Grossman;

· Xavier Plympton. E’ un istruttore di aerobica che decide di trascorrere l'estate a Camp Redwood, coinvolgendo anche i suoi amici. E’ interpretato da Cody Fern;

· Benjamin Richter. Denominato anche "Mr. Jingles", è l'uomo che viene accusato essere il killer del massacro a Camp Redwood nel 1970. Con la riapertura del campo, l’uomo scappa dal manicomio dove è rinchiuso per tornare a Camp Redwood.


Dopo questa presentazione dei personaggi principali, analizziamo adesso quali sono gli elementi che costituiscono questa serie televisiva:

1. Trama. Ogni episodio riesce a catturare lo spettatore e lo trasporta a Camp Redwood, un luogo pieno di sofferenza e di tristezza dove dietro ogni angolo si nasconde un pericolo mortale. Tutte le puntate, dalla durata di circa 40 minuti, scorrono abbastanza veloce, e l’uso ben dosato di colpi di scena ben piazzati riescono a rendere la trama sempre più avvincente e intrigante. La storia è drammatica, macabra, ma a volte è possibile avvertire un senso di leggerezza che rende meno pesante la trama e l’elemento horror è presente e ben utilizzato. Oltre all’elemento horror, viene introdotto e saggiamente usato anche qui l’elemento thriller e, la combinazione di questi ingredienti, favorisce la costruzione di una storia ben delineata e affascinante. C’è da dire però che, man mano si va avanti con lo svolgimento della storia, lo spettatore si rende conto che l’idea che sta alla base di questa stagione è già stata utilizzata precedentemente, e questo provoca un senso di delusione inaspettato.

2. Personaggi. I personaggi sono ben costruiti e caratterizzati. Ognuno di essi riesce a trasmettere allo spettatore un senso si ansia e di tensione incredibile, soprattutto nelle sequenze più concitate e adrenaliniche. E’ impossibile non creare con alcuni di loro un forte legame empatico e, così facendo, riescono con bravura a far sentire lo spettatore parte integrante della storia;

3. Prova recitativa degli attori. La recitazione di ogni singolo attore è molto buona, grazie alla quale vengono trasmesse allo spettatore una serie di emozioni contrastanti;

4. Ambientazione. Camp Redwood riesce a rapire totalmente lo spettatore, il quale è pienamente sopraffatto da tutti gli orrori e dai pericoli che si nascondono all’interno del campo, facendo sentire lo spettatore in costante pericolo. E’ quasi possibile sentire sulla pelle il sudore scaturito dall’adrenalina mentre i personaggi scappano dal killer cercando di sopravvivere.


American Horror Story: 1984 è una serie televisiva molto interessante ed elettrizzante, la quale è un chiaro omaggio agli slasher movie da Venerdì 13 ad Halloween. La trama è intrigante e complessa ma, dispiace dirlo, non del tutto originale, in quanto in alcuni punti risulta solo una copia ed incolla di alcuni elementi delle precedenti stagioni.

Consiglio comunque la visione di questa nona stagione a chi ama il genere horror, il genere thriller, gli slasher movie e a chi ha amato le prime otto stagioni di American Horror Story, in quanto vi catturerà, vi regalerà piacevoli sorprese e potreste rimanere anche abbastanza disturbati da ciò che assisterete.

E adesso, come al solito, voglio lasciarvi un mio consiglio miei cari amici: quando decidete di partire e di andare in campeggio, assicuratevi che la zona sia tranquilla perché…potreste capitare nella zona di caccia di qualche squilibrato pericoloso e senza scrupoli!


Punti Di Forza


- Prova recitativa degli attori
- Personaggi
- Mix tra horror, thriller
- Omaggio agli slasher movie
- Ambientazione


Punti Deboli


- Storia non del tutto originale


Buona visione,


Trailer



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