Robert Christian Hansen - Il Cacciatore di Donne



Assassino seriale statunitense, responsabile del rapimento e dell’uccisione di diciassette donne, tra il 1971 e il 1983.

Durante l'infanzia, ebbe problemi relazionali con la figura paterna. Fu spesso oggetto di atti di bullismo durante gli anni scolastici, per via dell'acne e della balbuzie.

Nel 1957 presta servizio nella United States Army Reserve e nel 1960 si sposa. Il 7 dicembre dello stesso anno iniziano a manifestarsi alcuni squilibri mentali.

Fu arrestato per aver dato fuoco al garage degli scuolabus della cittadina di Pocahontas e condannato a 3 anni di prigione. La moglie, dopo l'episodio, chiese il divorzio durante la sua permanenza in carcere.

Uscito di prigione, nel 1967, si trasferisce ad Anchorage (Alaska), per iniziare una nuova vita con la sua seconda moglie, sposata nel 1963, con cui ha due figli.

Tutto sembra scorrere normalmente, ma nel 1977 viene arrestato nuovamente per il furto di una motosega e condannato a 5 anni. Qui gli viene fatta una perizia psichiatrica che lo giudica affetto da disturbo bipolare.

Nei primi mesi del 1980, Hansen evita un furto nella sua stessa casa, segnalando la cosa alle autorità. Per questo motivo, viene risarcito di 13.000 $ dalla sua compagnia di assicurazione. Con il premio assicurativo ricevuto, decide di investire nell'apertura di una panificio.


Le Vittime


Il 12 settembre 1982, due agenti fuori servizio, si addentrano nell'area boschiva della valle Knik River nei pressi di Anchorage per una battuta di caccia, quando all'improvviso, scoprirono un corpo decomposto e lo segnarono alla centrale.

Il caso fu assegnato al sergente Rollie Port, che ispezionò l'area fino a rinvenire, dopo molte ore, il bossolo di una cartuccia calibro 223 Remington.

L'autopsia rivelò l'identità della persona, ovvero una donna morta da almeno 6 mesi. Pochi giorni dopo, al corpo fu attributo il nome di Sherry Morrow (24 anni), ballerina al Wild Cherry Bar di Anchorage. Secondo la ricostruzione, fu vista l'ultima volta il 17 novembre 1981, mentre procedeva spedita all'appuntamento con un uomo che, giorni prima, le aveva offerto 300 dollari per un sevizio fotografico.

Due anni dopo, iniziarono a scomparire molte donne, quasi tutte rigorosamente ballerine di locali "Night" o prostitute. A questo punto, il sergente Lyle Haugsven e il detective Glenn Flothe dell'Alaska State Trooper iniziano a collaborare con il Dipartimento di Polizia di Anchorage, così le informazioni di alcuni casi simili, vennero incrociati con delle donne scomparse.

In particolare, due casi irrisolti del 1980 portarono a pensare ad un possibile collegamento: la scoperta di resti parziali di un corpo bruciato di una donna, nei pressi di Eklutna Road e quello del cadavere di Joanne Messina, ballerina di un locale notturno.


Progressi


Nel giugno del 1983 si ha una svolta incredibile nella ricerca del serial killer, quando una giovane donna di nome Cindy Paulson (17 anni) riesce a fuggire da Hansen, che tentò di farla salire su di un aereo, il Piper PA-18. Nella deposizione la ragazza confessò di aver accettato un compenso di 200 $ per una prestazione sessuale orale, di essere salita in macchina con Hansen il quale, dopo averle puntato una pistola contro, l'ha portata nella sua abitazione a Muldoon. La ragazza, fu incatenata, torturata e violentata.

Dopo una notte di patimenti, costretta a seguire Hansen all'aeroporto di Merril Field, riesce a dileguarsi grazie ad un camionista che la vede lungo una strada in preda al panico. L'uomo la portò immediatamente in un motel, dove allertarono la polizia.

Hansen (dopo che fu catturato), fu interrogato sull'accaduto, ma negò ogni accusa grazie ad un forte alibi. Per cui fu immediatamente scagionato.

Il detective Flothe, che faceva parte della squadra che aveva ritrovato i corpi di "Eklutna Annie" e Joanne Messina, collegò le dinamiche dei due casi con quello recente di Sherry Morrow. Si mise in contatto con l'agente dell'FBI Roy Hazelwood.

Il 27 settembre 1983, durante una perlustrazione all'interno della casa di Hansen, gli investigatori scoprirono alcuni gioielli appartenenti ad alcune donne scomparse e molte armi da fuoco. Interrogato, l'accusato tentò di difendersi ma, di fronte all'evidenza delle prove, crollò iniziando a confessare gli omicidi delle donne, a cui sparava dopo averle portate nei boschi.

Le sue prime vittime risalivano al 1971 ed erano donne di età compresa tra i 16 e i 19 anni. Nella mappa trovata a casa sua, i segni indicavano la posizione dei corpi morti delle donne. Hansen mostrò alla polizia 17 luoghi dove furono ritrovati i corpi, 12 dei quali sconosciuti agli investigatori e mai più identificati per le pessime condizioni in cui si trovavano.

Durante la sua deposizione, Hansen nominò molte donne scomparse, di alcune non ricordava neanche il nome.


Decesso


Il 18 febbraio 1984 fu riconosciuto colpevole di 4 omicidi e condannato a 461 anni di carcere, pena scontata allo Spring Creek Correctional Center di Seward. Trasferito dal carcere ad un centro medico per le sue condizioni di salute, morì nel 2014 all'età di 75 anni.


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Nel 2013 è stato realizzato anche un film su questa storia, un thriller di Scott Walker con John Cusack e Nicholas Cage: Il Cacciatore di Donne. Il film ricostruisce le vicende investigative che portarono all'arresto di questo assassino.

Sapevate di questi fatto realmente accaduti?! Il film in questione, l'avete visto?!

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