Lilja 4-Ever: La Recensione del Film



Regia: Lukas Moodysson

Lilja 4-Ever è un film drammatico del 2002 diretto da Lukas Moodysson.

Lilja, interpretata da Oksana Akinsina, è una ragazza come tante che dopo aver vissuto la sua infanzia in un piccolo centro dell’est Europa, tra povertà e degrado, sogna di andare a vivere in America.

Sua madre infatti, insieme al suo nuovo compagno, si sta per trasferire proprio in America, ma all’ultimo momento decidono che partiranno da soli, lasciando quindi la giovanissima figlia in patria. Per Lilja è la frantumazione di un sogno e l’inizio della sua discesa agli inferi.

Dopo aver lasciato la scuola ed iniziato ad avere una vita sregolata, viene trascinata inconsapevolmente dalla sua migliore amica in un giro di prostituzione notturna nelle discoteche del paese. Situazione che le sfuggirà di mano quando sua madre, dopo averla disconosciuta, smetterà di inviarle il denaro, costringendola a prostituirsi regolarmente per poter sopravvivere.


Un vero e proprio incubo per la ragazza, che una sera vede uno spiraglio di luce in Andrei, un ragazzo di bella presenza che, dopo essersi frequentati per un breve periodo, le propone di andare a vivere con lui in Svezia per farle ricominciare una nuova vita. Purtroppo per Lilja anche questa nuova vita non si rivelerà tanto diversa da quella che stava già vivendo.

Pellicola ambientata nella cupa e grigia periferia dell’est Europa, un film oscuro e molto triste, sul male di vivere che coinvolge le giovanissime generazioni.

Pur essendo in parte prevedibile, riesce a toccare temi profondi e delicati. Lo scioglimento della famiglia, le promesse mai mantenute, l’odio e la solitudine, la povertà sono temi ricorrenti del film che fanno da sfondo alla storia della protagonista che, sedotta dal mondo occidentale, ne scoprirà ben presto la triste realtà.

Buona visione,




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