La Storia di Earle Nelson




Noto anche come “Killer Gorilla” o “Lo Strangolatore Oscuro”.

È stato un serial killer statunitense che, nella seconda metà degli anni venti, assassinò fra le 22 e le 25 persone tra gli Stati Uniti ed il Canada.

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Infanzia

Perse entrambi i genitori in tenerissima età.

La mamma quando aveva 8 mesi ed il padre all'età di 14 anni. Venne adottato dalla nonna, una donna molto fredda. La nonna, un'accanita lettrice della Bibbia, inculcò lo stesso interesse al giovane Earle che iniziò a leggerla e studiarla in modo compulsivo.

Earle Nelson soffriva di sbalzi di umore e dedicava poca attenzione alla propria igiene personale. Tra i banchi di scuola veniva spesso deriso per la sua corporatura tarchiata e per le sue enormi mani.

Tutte queste circostanze, lo portarono nel tempo a sviluppare un comportamento violento, che gli costò l'espulsione da scuola all'età di sette anni.

Tra i dieci e gli undici anni, mentre era in bici, urtò un tram sbattendo la testa a terra. Entrò in stato di coma per circa sei settimane. Dopo aver superato il coma, cominciò ad accusare frequenti mal di testa, vuoti di memoria e ad assumere un comportamento eccentrico.

A quattordici anni gli morì la nonna e fu dato in affidamento agli zii.

Prettamente solitario, quando era seduto a tavola, aveva l'abitudine di mangiare "diversamente" dagli altri componenti della famiglia. Metteva la faccia sul piatto e leccava il cibo, cosa che gli fece "guadagnare" il soprannome “L'Animale”.

Prima dei sedici anni contrasse la gonorrea e la sifilide (proprio come accadde alla mamma).

Crescendo, cominciò a lavorare in un magazzino e, quei pochi soldi che guadagnava, li spendeva in prostitute; inoltre era affetto da masturbazione compulsiva e alcolismo, che lo accompagnarono fino all'età dei 18 anni.

Successivamente trovò lavoro come bidello e addetto alle pulizie dell’ospedale di St. Mary (San Francisco) e, il 12 agosto 1919, si sposò con una 58enne, Mary Martin.

Nel frattempo continuò a frequentare prostitute, sebbene la moglie ne fosse consapevole. Cominciò ad assumere comportamenti violenti ed attacchi di gelosia nei confronti della moglie, portandola inevitabilmente ad avere un crollo nervoso e fu ricoverata.

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I primi disturbi

Il 19 Maggio 1921 entrò travestito da idraulico in una casa per commettere un furto. Mentre si trovava in cantina provò a molestare e strangolare una ragazzina di 12 anni, Mary Summers, ma fu allontanato dalle urla e dall’arrivo del fratello maggiore. Arrestato dopo due ore, venne portato in un istituto psichiatrico dal quale cercava spesso di evadere. 

Venne dimesso nel 1925.

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Gli Omicidi

Le tragedie da lui compiute, si consumarono dal 26 febbraio 1926 al 10 giugno 1927, poco prima di essere arrestato.

Le sue vittime erano tutte donne (con l’eccezione di un bambino).

Il modus operandi era sempre lo stesso. Venivano strangolate a mani nude o con oggetti e violentate dopo la morte.

Nelson attirava le sue vittime con l'ausilio di una Bibbia, tenendola in mano mentre parlava alle povere malcapitate.

Questo faceva cadere le "difese" delle persone, vedendo la Bibbia e sentendosi rassicurate.

Earl conosceva dei passi della Bibbia a memoria e li citava spesso (un po' come Samuel L. Jackson nel suo Ezechiele in Pulp Fiction); il suo preferito era quello della Meretrice di Babilonia.

Le poche vittime sopravvissute descrissero questi particolari ai giornalisti. Quest'ultimi gli diedero i due nomignoli Strangolatore Oscuro e Killer Gorilla.

La polizia si mise subito sulle tracce di Earl e sulle uccisioni in Canada, collegandolo al Killer Gorilla, di cui avevano un identikit che fu presto diffuso.

Nelson fu definitivamente incastrato dal ritrovamento di un corpo in casa sua che corrispondeva perfettamente alle descrizioni di alcuni testimoni che in passato gli avevano affittato una camera. Inoltre era conosciuto da molte persone di Winnipeg. All'epoca fu anche messa una taglia di 1500 dollari.

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La Cattura

Fu avvistato a Wakopa, a 10 km da Winnipeg e nella zona di Manitoba. Un barbiere che lo stava rasando notò che aveva i capelli sporchi di sangue. Dopo la tappa dal barbiere, comprò del cibo in un emporio della zona e fu riconosciuto subito dal proprietario. Qui aveva lasciato, senza accorgersene, una penna stilografica presa dalla casa di una sua vittima (anche i killer più efferati a volte cadono in distrazioni).

Venne avvistato un'ultima volta, mentre si recava alla ferrovia. Alla fermata della stazione, un agente lo riconobbe e gli puntò addosso una pistola, intimandolo di arrendersi.

Fu arrestato il 15 giugno 1927.

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Il Carcere e il Processo

Portato a Killarney, negò ogni crimine commesso.

Tentò di evadere una prima volta e vi riuscì. Lo arrestarono nuovamente e continuò a proclamarsi innocente.

In un'intervista che rilasciò ai giornalisti, disse: “L’omicidio non è possibile per un uomo che ha alti ideali cristiani”.

Earle Nelson fu dichiarato psicopatico, ma capace di intendere e di volere.

Il 14 novembre, venne condannato a morte dal Giudice dopo averlo giudicato colpevole almeno di 22 omicidi a fronte dei 25 imputatogli.

Il giorno prima del processo, il 12 Gennaio del 1928, incontrò i membri della famiglia di due vittime e si proclamò innocente.

Subito dopo, disse ai giornalisti di essersi “riappacificato con Dio”.

Fu impiccato alle 7.30 del mattino del 13 gennaio 1928 nella Vaughan Street Jail (Winnipeg).

Conoscevate la storia di questo killer dall'infanzia disturbata?!

Avete notato che spesso i killer più efferati e psicopatici che compiono atroci azioni nel corso della loro vita, in realtà non sono nient'altro che bimbi cresciuti e privati di una serena infanzia? Sfortunati e costretti a vivere con cattivi esempi, inevitabilmente e facilmente si trasformano poi nel tempo, nei "mostri del domani".




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