West Side Story (2021): La Recensione del Film



Regia: Steven Spielberg


Trama


New York, 1950, due bande sono in guerra per il controllo del West Side: i Jets, i 'veri' americani, figli di immigrati italiani o polacchi, e gli Sharks, portoricani.

In mezzo Tony e Maria. Lui è il fondatore pentito dei Jets, lei è la sorella del leader degli Sharks. Tony e Maria si amano perdutamente a dispetto dell'ostilità tra le gang e faranno di tutto per fermare gli scontri tra le gang. L'amore vincerà sull'odio?


Toccare un film classico, per di più che mette in scena il più classico dei musical, è sempre un rischio. Ma Spielberg sa il fatto suo e si è avvicinato all’originale con grande rispetto, riuscendogli a dare comunque nuova linfa e vitalità.

Senza troppi stravolgimenti, un nuovo arrangiamento, qualche modifica nei dialoghi, alcune ambientazioni diverse dei balletti, ha riportato in auge un genere così impopolare, dando la sua personale visione di una storia vecchia come il mondo, ma mai così attuale.

Il razzismo, la diseguaglianza sociale, l’emarginazione e l’odio che scaturisce dalla paura e dall’ignoranza sono i temi principali che si inseriscono in un racconto (la storia d’amore impossibile di Tony e Maria), che non è diverso dall’originale, ma è arricchito, attualizzato, collocato in modo più incisivo nella nostra epoca.


A rendere più moderna questa versione rispetto all’originale del 1961 è anche la distribuzione dei ruoli che rispetta le multiculture presenti nel racconto: la comunità portoricana è interpretata da attori latini, che parlano spagnolo o un inglese con forte accento. Particolare questo che lo rende molto più realistico della precedente versione, in cui le differenze somatiche erano affidate ad un trucco e parrucco che oggi apparirebbe innaturale oltre che offensivo. Anche le figure femminili, sia Maria, ma soprattutto Anita, sono rappresentate in modo più moderno, con carattere e personalità, riuscendo a tener testa agli uomini in più occasioni.

Spielberg ci presenta il West Side della New York del 1950 con dei voli della macchina da presa, che continuerà a “danzare” per tutto il film, accompagnando coi suoi movimenti le animate coreografie dei numeri musicali. Bellissima la scena del ballo quando i due protagonisti si incontrano per la prima volta, in cui il colore e la luce hanno un ruolo fondamentale: da una parte i portoricani vestiti di colori caldi (rosso, giallo, arancio), dall’altra i Jets, dai colori freddi (toni del verde e del blu) e in mezzo spicca Maria, nel candore del suo abito bianco. La luce avvolge i due ragazzi, con un effetto onirico, mentre sullo sfondo impazzano le danze sfocate, indefinite.


Un uso “teatrale” delle luci anche nella bellissima scena del balcone, nei primi piano dei volti di Tony e Maria, in cui la luce illumina gli occhi lasciando in penombra il resto del volto. Ho trovato la scelta di fargli cantare “Tonight” attraverso le sbarre delle inferriate suggestiva, a sottolineare le barriere da abbattere, le linee da varcare, le scale da salire, tutto quello che separa gli amanti e che devono vincere per potersi amare.

Il cast ben assortito, bravissima Ariana DeBose, perfetta la dolce e determinata Maria di Rachel Zegler, meno in parte, secondo me, Ansel Elgort, forse penalizzato dall’eccessiva altezza nei numeri di ballo.

Un film da non perdere per gli amanti del musical e da raccomandare a chi il musical non lo conosce.

Giudizio complessivo: 9

Buona visione,


Trailer



Lasciate un commento, oh voi che leggete...
Per non perdervi neanche una recensione, seguiteci qui 😉:

     

Nessun commento:

Posta un commento