La Piccola Parigi: La Recensione del Libro



Autore: Massimiliano Alberti

La piccola Parigi fa riferimento ad un borgo di Trieste, in particolare ci troviamo nel borgo Fedrigovez (definito la parte bassa di questo quartiere).

La storia di Lorenzo è ambientata in questo luogo dimenticato dal tempo, ricco di casette abbandonate, villini, costruzioni basse e rustiche, viottoli, per la maggior parte raggiungibili solo a piedi. Le descrizioni di questo luogo sono chiare, creano immagini nitide nella testa di chi legge.

Tra queste vie si sviluppa la storia di Lorenzo e dei suoi amici Tullio e Cristian, della sua dolce mamma, e della sua prima cotta Marie Jeanne.

Il romanzo è diviso in tre parti: la vita di Lorenzo da bambino, la sua crescita e la fase adulta.

Il ritmo della narrazione si modifica man mano che Lorenzo cresce e la sua ingenuità lascia il posto alla consapevolezza di un adulto.

Nel corso della narrazione vengono toccati diversi argomenti, alcuni più tristi che generano nel lettore il giusto turbamento e che lo conducono a delle riflessioni.


Una storia che accarezza le diverse corde dell'amicizia e dell'amore: quello per la famiglia, l'amore romantico, quello per gli animali, in particolare per i gatti e anche l'amore per il luogo in cui si è nati e cresciuti.

Quando si cresce, può capitare di lasciare il proprio luogo di origine per cercare lavoro altrove, e molto spesso non si fa più ritorno. Ma ci sono volte in cui il luogo di origine ti richiama e chi vi ritorna, con nuove consapevolezze, cerca di migliorarlo. (Proprio come Lorenzo che sogna di diventare architetto per restituire dignità storica e culturale al suo borgo).

Una storia che coinvolge il lettore catapultandolo in un luogo rustico e fuori dal tempo, e a fare da cornice al tutto ci sono i gatti. In questa storia i gatti sono protagonisti silenziosi, con il loro passo felpato ti avvertono della loro presenza delicatamente. Rispettosi dei propri spazi e di quelli altrui, eppure se li si tratta con gentilezza e pazienza possono invadere quello spazio per lasciarvi un'impronta d'amore.

Buona lettura,

 

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