Mastro Geppetto: La Recensione del Libro



Autore: Fabio Stassi

In Mastro Geppetto di Stassi nulla è fiaba. Tutto ciò che conosciamo e si racconta ai bambini va accantonato per lasciare spazio a una realtà ben diversa, che fa rabbrividire.

Lontana dal legno che parla, dal naso che si allunga, dal grillo che mette in guardia saltellando, lontano da una dolce fatina azzurra, ma maledettamente vicino all'odore di muffa, ad un'umidità che entra nelle ossa e fa tremare, ad un buio mentale ostinato che fa perdere il senno, il valore della comprensione, la delicatezza dei sogni e la bellezza dell'immaginazione.

Geppetto è un uomo selvatico, dalle spalle curve, deriso, vittima di dicerie, travolto da sentimenti ed emozioni che mal gestisce, ma così semplice, puro e profondamente desideroso di essere padre da rendere questa sua magica naturalezza in grado di fondersi con il paesaggio che Stassi ci dona attraverso un linguaggio poetico che incanta.

C'è tanto buio qui... Nella mente, nel linguaggio, nella comunicazione.


Una storia epica guidata da riferimenti biblici e attimi di una tale profondità da potersi descrivere solo attraverso l'associazione con la Pietà di Michelangelo. La natura e il bosco abbracciano Geppetto nel suo girovagare confuso; ombre che scuotono le viscere, venti che fanno perdere l'equilibrio, una pioggia senza pietà, stelle e ruscelli che non tradiscono. Tutto è simbolico.

Una paura primitiva e sangue.

Geppetto farà commuovere con le sue ferite e la sua indistruttibile speranza di ritrovare Pinocchio.

Povero nei panni, ma ricco di curiosità infantile. Padre. Uomo. Emarginato. Clown che recita se stesso con il trucco che cola.

È una storia triste e crudele, si. È il nostro incomprensibile mondo.

DA LEGGERE ASSOLUTAMENTE. IMMENSO.

Qui il libro

Buona lettura,


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