I Soprano (Stagioni 1-6): La Recensione della Serie TV



Ideatore: David Chase


La serie storica e pluripremiata è una delle mie preferite in assoluto, tranquillamente inserita nella mia personale Top 3.

Essa narra la storia di una famiglia criminale, i Soprano, in una visione antropologica della malavita dove si mette in scena la “vita quotidiana” dei vari criminali.

La serie venne ritenuta “innovativa” perché fece nascere un nuovo prototipo di protagonista: Tony Soprano. Egli scopre di soffrire di attacchi di panico e decide di recarsi da una psicologa per curare il suo “tormento”. Da quel momento in poi, nel corso delle sei stagioni, il personaggio viene completamente sviscerato, con una profondità tale che io personalmente non ho mai visto in una serie tv, ma forse neanche in un film.


Lo spettatore infatti impara a conoscere Tony in tutte le sue sfumature, riesce a capire i suoi comportamenti senza il bisogno di essere d’accordo con le sue “gesta”, empatizzando con il personaggio malgrado la sua palesata negatività.


Il tutto è poi condito da una trama perfetta, con giochi di potere, tradimenti, drammi familiari e personaggi carismatici e particolari, con inoltre tanti riferimenti ai film storici del genere. La serie racconta infine la storia di una “famiglia comune”, certo criminale, ma che affronta tutti i temi che vanno a caratterizzare una famiglia normale, con i propri momenti di gioia, di dolore, di crisi.

Mi sento fortemente di consigliarvi questo prodotto, io, che nel vedere le prime puntate ero anche scettico, ma che col corso degli episodi non ho potuto fare altro che concedermi totalmente alla serie, grazie ad una trama che, con la sua grandissima profondità di introspezione, nel rivedere gli episodi, ancora oggi mi commuove.


Inoltre, è con questa serie tv che viene sdoganata la figura dell’antieroe, grazie al suo protagonista, Tony Soprano, interpretato dall’indimenticabile James Gandolfini. Tony è infatti un sociopatico, infedele, ipocrita e razzista, che subito trasmette il suo essere negativo allo spettatore.

Malgrado ciò, nel corso della serie tv lo spettatore finisce con l’empatizzare con Tony, si emoziona conoscendo la sua forza e la sua debolezza, facendo nascere un nuovo concetto di protagonista, il quale dà il via ad un percorso tracciato negli anni da altri grandissimi successi. Il tutto venne definito rivoluzionario in quel 1999 per una serie televisiva.

Buona visione,


Trailer



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