The Witcher (Stagione 2): La Recensione della Serie TV



Ideatore: Lauren Schmidt Hissrich


Torna Geralt di Rivia, Yennefer, Ciri e Ranuncolo in questa seconda stagione di The Witcher, serie fantasy prodotta da Netflix.

Seconda stagione che mi ha convinto di più rispetto alla prima: gli effetti visivi mi sembra siano leggermente migliorati e la trama è più coesa e organica, con molte meno puntate filler in cui la storia principale non viene portata avanti.

Anche gli attori mi sono sembrati calzanti anche se alcuni tra quelli secondari scandivano le battute manco fossero a una recita scolastica rendendo la loro recitazione un po' posticcia, a mio parere. Quasi tutti i personaggi però restano impressi e riescono a risultare iconici nonostante il poco spazio dedicato ad alcuni.


Le ambientazioni, inoltre, sono magnifiche, veramente convincenti: ti immergevano in questo mondo fantasy e restituivano epicità e credibilità alla storia.

Interessanti anche alcune creature nuove, sebbene stupisca l'abilità di Geralt nel liberarsi di alcune di esse, quando con altre, apparentemente meno pericolose, lo abbiamo visto molto più in difficoltà.

Ma nonostante il netto passo in avanti, questa seconda stagione presenta ancora qualche difettuccio. Per iniziare, ogni tanto mi sembrava che alcuni personaggi svolgessero alcune azioni solo per esigenze di sceneggiatura, non per motivi concreti e chiari. Soprattutto nella terza un colpo di scena devo ancora comprenderlo, lo trovo inspiegabile.
 

Alcuni scontri poi non mi sono sembrati coreografati nel migliore dei modi e risultavano un po' strani nei movimenti dei personaggi e delle spade soprattutto.

Poi a voler proprio fare i pignoli guardando la serie mi veniva spontaneo chiedermi: ma non hanno freddo? Sono spesso sotto la neve e vanno in giro o a maniche corte o con vestiti apparentemente leggerissimi? Magari la pelle dei witcher è incredibilmente insensibile al freddo e non rischiano polmoniti ma tutti gli altri personaggi? E, soprattutto, se prendono la febbre fanno poi un tampone per sicurezza?


Alcuni eventi infine rimangono senza spiegazione, magari sarà sfuggito qualcosa a me ma un personaggio verso la fine miracolosamente guarisce e ritrova qualcosa non si sa bene in che modo o perché. Un altro rimane sfigurato ma non si capisce bene per quale motivo. Interrogativi che temo non riceveranno risposta.

Insomma The Witcher rimane una serie imperfetta, che però registra un netto passo avanti, qualitativamente parlando, e, nonostante i difetti, riesce a intrattenere dannatamente bene.

Toss a coin to your witcher.

Giudizio complessivo: 7.5

Buona visione,


Trailer



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