I Diavoli (The Devils): La Recensione del Film



Regia: Ken Russell


Avrete una consolazione: l’Inferno non avrà sorprese per voi.

Vi dò un indizio: un film d’autore, scandaloso e controverso. No, non è Ultimo Tango a Parigi. Eccone un altro: esorcismi, blasfemie e preti. Non è nemmeno L’Esorcista o L’Esorciccio.

E’ un film che non racconta una storia d’orrore ma l’Orrore vero: la Storia con tutte le maiuscole. Nevermind the bollocks, here’s The Devils! E Buona Pasqua a tutti!

I Diavoli è una pellicola furente, disturbante ed ingombrante come alcuni dei Massimi Sistemi del Cinema citati sopra e a tutt’oggi ancora lontano da una certa riabilitazione (e visti i tempi…).

Il film è tratto da una storia vera, - poi raccontata nel romanzo di Aldous Huxley, I Diavoli Di Loudun e nell’opera teatrale di John Whiting - che ci porta nel 1634, nella Francia flagellata dalle guerre di religione e dalla peste, governata dal frivolo Luigi XIII e da Richelieu che vuole che “Stato e Chiesa siano tutt’uno”.


A Loudun, padre Grandier (Oliver Reed sanguigno come non mai) è un prete carismatico e tenace che difende la città protestante, in attesa dell’elezione di un nuovo governatore, dall’abbattimento della mura voluto da Richelieu per togliere l’autonomia alle singole città tramite il cinico e pratico Barone di Laubardemont.

Grandier però non è uno stinco di santo, ma piuttosto uno stinco di maiale: è un seduttore che pratica il comandamento ama il prossimo tuo…a letto. Le donne gli cadono ai piedi e sospirano, ma quella che più di tutte vorrebbe farsi pascolare l’anima dal bel parroco è Madre Giovanna degli angeli (Vanessa Redgrave, meravigliosa) badessa delle Orsoline in convento più per la gobba che per vocazione.

La sorella infatti ha certe fantasie messianiche in cui vede Grandier come Cristo e se stessa come Maddalena libidinosa, roba che a confronto le estasi di Santa Teresa d’Avila sono romanzi Harmony. Quando Grandier si sposa in segreto con una ragazza del popolo, la suora prima gli offre il ruolo di direttore spirituale del convento, ma quando lui declina inviando il segaligno padre Mignon, lei per vendetta lo accuserà di essere il maligno e di aver profanato la sua virtù e quella del convento con le sue arti diaboliche.


Gli avversari di Grandier non credono alla donna, ma coglieranno l’occasione per sbarazzarsi del prete scopaiolo, mandando padre Barre a esorcizzare Madre Giovanna, che assieme alle consorelle eccitate anche dal fanatismo degli inquisitori daranno sfogo a tutte le loro repressioni ed isterie…

I Diavoli è un film che dà fastidio per la critica al Potere (la Chiesa in questo caso), non nel modo indigesto di Salò, ma con l’irriverenza tipica di Russell, che pure era cattolico. Una scena che spiega bene il concetto è quando Richelieu cerca di spiegare all’annoiato Luigi XIII l’utilità di abbattere le fortificazioni, mentre questi spara ai protestanti travestiti da uccelli nel suo giardino.

Però è anche il film dell’eccesso: le orge e le danze delle orsoline libere di fare le possedute - dalla voglia di essere libere, appunto - i cerimoniali blasfemi tra cui la famosa (o famigerata) sequenza dello “stupro di Cristo”, tagliata e poi inserita nel documentario sul film del Hell on Earth (2004), sono crude, così come gli esorcismi per “provare” le possessioni diaboliche e le torture che verranno inflitte a Grandier che in fondo era solo colpevole solo di voler “Arrivare a Dio attraverso l’amore di una donna.”


Difficile trovarlo integrale al 100%, ma la Sinister film ha fatto uscire un’edizione dignitosa in DVD.

Potrei fare una recensione fiume, ma Ken Russell lo ha fatto meglio di me, filmando un’opera che a cinquant’anni dalla sua uscita non ha perso un grammo della sua forza visionaria, blasfema, faziosa e mistificatoria come la storia che racconta. E la Storia siamo noi.

Alla sua uscita costò il posto ad un giornalista dell’Avvenire perché ne aveva parlato bene. Presentato al Festival di Venezia sollevò un vespaio di polemiche, e fu chiesta la testa del direttore Rondi, che però trovò la protezione dell’allora Patriarca di Venezia, un tale Albino Luciani. Che abbiamo trovato la vera causa di morte di Papa Giovanni Paolo I? La linea a Giacobbo

Curiosità: I Diavoli n.2 è un film del 1974 sempre con Oliver Reed, spacciato dai distributori italiani come seguito di I Diavoli. Eh, lo fanno, lo fanno…

Buona visione,


Trailer



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