Entity Project: La Recensione del Film



Regia: Jandae Percem

Progetto Entità è un film (un parolone di sti tempi) del 2019 diretto da Jandae Parcem. Film disponibile su prime video (affrettatevi a guardare tale meraviglia), ma credo ancora per poco, lo avranno denunciato già in parecchi…


Sinossi


Alcune ragazze si ritrovano in una villa con la scusa di "catturare" fenomeni parastatali ma in realtà stanno lì per pigiama/twerk party e per rollarsi bomboloni all'erba grazie all'ottima qualità della carta biblica.

"Non sono professionisti, sono presi dalla strada" cit. - Ah, dimenticavo, c'è anche un prete dall'aria minacciosissima!


Analisi del Carlino


Un film in teoria dovrebbe avere una storia, degli attori più o meno capaci, una regia valida ed una sceneggiatura ben scritta. Progetto Entità non ha nulla di tutto ciò, ma se ne sbatte e crea una puntata di Pupa e Anticristo della durata di un'ora e mezza.

Le Charlie's Angels che si ritrovano nella villa per captare segnali soprannaturali sono più confuse che persuase e anziché "lavorare" passano il tempo a parlare di quanto sia bello Gesù (soprattutto la bionda) salvo ogni tanto scendere in cantina per rovistare tra gli oggetti posseduti dal demonio. Oggetti che, a dirla tutta, sono solo 5…Tre statuette angeliche, una croce bella grossa ed un asciuga tutto DeLonghi. Quale che sia l'oggetto posseduto non ci è dato saperlo, posso dedurre sia l'asciugatore.

Tra dialoghi di notevole spessore culturale e sociale, ogni tanto c'è una porta che sbatte, ma forse era solo il prete burlone. Prete che ci tengo a precisare, compare nella locandina e ha si e no 5 minuti di comparse, 3 dei quali rischia di morire soffocato dalla sua stessa saliva.


La regista, resasi conto che il film stava divenendo una sorta di Geordie Shore, decide di dare una svolta aggiungendo l'elemento possessione. Chiamarla possessione forse è esagerato, diciamo che un qualcosa nella cantina graffia una delle ragazze che poi va in giro per la casa vomitando e parlando in stile Barry White.

Ovviamente, le amiche, vedendo una di loro in evidente stato confusionale, con un tono di voce diverso e col sangue nero che gli cola dalla bocca, che fanno? La chiudono in camera dimenticandosi di lei credo per più di un giorno. Mentre quella rimane da sola, come fosse in castigo, le altre piangono per non si sa che cosa. Una di loro, la bionda, piange per Gesù

E quindi tra porte sbattute, possessioni ambigue e riprese notturne con filtri instagrammanti, anziché fare i bagagli e andare via, le Charlie's Angels rimangono per poi morire magicamente oppure sparire.

Un'ora e mezza di minchiate, forse “progetto minchiata” sarebbe stato un titolo migliore. Vuole essere una sorta di found footage che scopiazza da vari titoli quali Blair Witch Project, Esp e Paranormal Activity, ma in realtà è più vicino ad una puntata di pomeriggio 5 dove il prete fa l'opinionista...

Possessiva visione,


Trailer



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