The VelociPastor: La Recensione del Film



Regia: Brendan Steere

Recensione


Il termine Velocipastor, se analizzato ad una prima occhiata, potrebbe suggerire, agli occhi di un appassionato di cagate trash di ogni tipo, un’improbabile creatura a metà tra un prete ed un dinosauro. Ma nel momento stesso in cui pensi ad una roba del genere, vien da sé considerare l’ipotesi come altamente improbabile…e invece COL CAZZO, STAVOLTA E’ ANDATA ESATTAMENTE COSI 🤷‍♀️.

Perché il buon Brendan Steere, a differenza di quei dannati che hanno messo in giro la voce che esistesse veramente un film chiamato LLamageddon (che ho cercato invano per anni 🤬), ha scritto e diretto davvero un film la cui trama vede un pastore che, a seguito di un lutto familiare, si reca in una non precisata località cinese (che in realtà si tratta del boschetto dietro la casa del regista) dove, per qualche non precisato miracolo della magia giurassica, ottiene il potere di trasformarsi in un vorace dinosauro ogni qual volta si trova ad assistere ad un’ingiustizia, giungendo di conseguenza a divorare il cattivo di turno. VE LO GIURO RAGAZZI NON VI STO PRENDENDO IN GIRO.


Lo so che dopo il risveglio di Kolossus, era difficile fare di meglio, ma qui forse ce l’abbiamo fatta…quantomeno a livello di idea. E poi dai, guardate quella splendida locandina, come fa a non venirvi la voglia di correre immediatamente a vederlo???

Non vi ho ancora convinto? Beh, considerate allora che la pellicola (?) inizia con l’avvertirci che il suddetto lavoro è stato classificato come “Rated X by an all-christian jury”, per poi proseguire, come accompagnamento ai titoli di testa, con una musica iper accattivante che riesce quasi a competere con la strepitosa ed inarrivabile “GO GO GO GOGOGOGO, RUN AWAY FROM A SHARKNADOOO”


E niente, una volta giunti ai titoli di testa, se non vi siete ancora convinti, purtroppo non mi restano molte altre cartucce da sparare in favore del film (?). Una meritevole però è senza dubbio la presenza di Gregory James Cohan (Greg Cohan per gli amici più intimi, tra i quali spero di potermi annoverare in tempi brevi) nei panni del Pastor che si tramuta nel Velox. Una prestazione di livello eccezionale, resa ancor più straordinaria dal riuscire a rimanere serio dinanzi alla sceneggiatura e agli “effetti speciali” a cui si trova davanti. Memorabili alcuni dialoghi che lo vedono protagonista, come quello in cui si ritrova vicino ad una ragazza cinese trafitta da una freccia e con l’intero vestito bianco macchiato di sangue e giustamente si fa cogliere da un atavico dubbio chiedendole “Sei ferita?


E poi vabbè, non giriamoci attorno…c’è da affrontare la questione Velocipastor. Ed ecco, qui mi trovo un po’ in difficoltà perché la realizzazione è talmente imbarazzante che potrebbe quasi fare il giro a 360° e risultare straordinaria 😁, ma credo che continuerò a propendere per l’imbarazzante. La scena del combattimento finale in particolare, è una delle sequenze più imbarazzanti (sì lo sto ripetendo apposta, non è il momento di badare alla grammatica) che abbia mai visto, con la bestia di cartapesta (con tanto di inspiegabile gobba) che dribbla gli avversari con la grazia di un Giorgio Chiellini entrato in campo senza riscaldamento, per poi distribuire mazzate a destra e a manca senza alcun criterio bellico. 


A rendere il tutto ancora più meravigliosamente intrigante, sono alcuni schizzi di sangue inseriti totalmente a caso ed accompagnati da effetti sonori messi giù ancora più a caso. Ma il top lo si raggiunge quando la bestia, parzialmente annientata in maniera non esattamente chiarissima, si ritrova ad essere di nuovo nella sua forma umana, ma mantenendo le zampe da dinosauro (rese mediante un lungo paio di guanti da giardinaggio mangiucchiati) e, in questa sua forma ibrida, riesce nella titanica impresa di staccare la testa ad un manichino prima di alzarla al cielo come se fosse la Champions League (VE LO GIURO RAGAZZI, NON E’ UN EFFETTO SPECIALE FATTO MALE, E’ PROPRIO UN DANNATO MANICHINO MESSO LI’ APPOSTA…io vi giuro che boh non ce la faccio più).

In mezzo però ci sono anche alcune scene pregevoli, tipo quella in cui la povera Adeline saltella sopra una mina esplodendo in maniera assolutamente convincente, fino ad arrivare al poetico finale post alzata Champions League con tanto di citazione di Gandhi.

"Only throught the elimination of violence, will we finally be able to achive world peace".

VI PREGO, NON LASCIATEMI DA SOLO E GODETE ANCHE VOI DI QUESTA PERLA.

Giudizio complessivo: Ma che cazz state dicendo????

Enjoy,



Trailer



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