Corpi: La Recensione del Libro



Autore: Karin Slaughter

Tirando le somme di questi primi mesi del 2022 non son stata molto fortunata con le mie letture. Il libro che mi sono letta in questi giorni è Corpi della tantissimo amata scrittrice Karin Slaughter, quella de La Moglie Silenziosa.

Corpi è il primo libro della Slaughter che leggo e sicuramente sarà anche l’ultimo, e lo è per diversi motivi di cui uno che mi preme particolarmente.

Partiamo dalla trama: Sara Linton è pediatra e medico legale a Heartsdale. Un ragazzo viene trovato morto, si tratta di un suicidio?, Sara si trova sul luogo accompagnata dalla sorella Tessa, incinta di 8 mesi. La sparizione di Tessa porterà la storia in un vortice di morti.

La storia sembrava davvero iniziare nel migliore dei modi: il mistero sulla morte di un ragazzo, un sacco di sangue, morti inspiegabili, una ragazza con un passato terribile e un presente devastato; salvo poi sgonfiarsi in un modo assolutamente risibile.


Si raccontano pagine e pagine di avvenimenti, morti ammazzati e poi il colpevole, assolutamente allucinante, è sbolognato in poche e inutili pagine. Come rompere il climax e la narrazione creata fino a quel momento. 

Ma c’è soprattutto una cosa che mi ha dato fastidio e che mi ha portata a voler interrompere la lettura del libro (cosa che vista la fine sarebbe stato anche meglio). C’è la “magnifica” descrizione di un ragazzo: violento, antisemita, razzista, nazista, con l’immancabile svastica tatuata che viene ovviamente identificato come Skinhead. Ecco proprio qui la mia attenzione per la trama è scemata; siamo ancora qui a raccontare falsità su una sottocultura che è il completo opposto di come viene descritta nel mainstream? E pensare che basterebbe leggere le prime righe iniziali della pagina Wikipedia.

Questa oramai è la mia crociata personale e mi dispiace ma, cara Slaughter, non ci siamo proprio. Rimpiango gli scrittori che fanno ricerca seriamente prima di scrivere qualcosa, avrei dovuto ascoltare il mio istinto e fermarmi nella lettura e invece ostinatamente volevo vederne la fine, ed è stata molto brutta e ne avrei volentieri fatto a meno.

Come Dorn anche la Slaughter è molto apprezzata e considerata genio del thriller, e questo mi porta ancora a domandarmi quanto del successo sia puro marketing e quanto sia talento reale; ma molto probabilmente capisco poco io.

Qui il libro

Buona lettura,



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