Broadcast Signal Intrusion: La Recensione del Film



Regia: Jacob Gentry


Broadcast Signal Intrusion è un film del 2021 diretto da Jacob Gentry; una pellicola decisamente poco conosciuta e che forse è meglio che poco conosciuta resti.

Brevemente la trama. James lavora come archivista di videocassette per uno studio TV e un giorno si accorge che una delle VHS contiene una sorta di intrusione del segnale di trasmissione, mostrando una strana figura gesticolante con audio alquanto disturbato. Incuriosito dalla faccenda inizierà ad indagare, ma si ritroverà coinvolto in qualcosa di più grande di lui che potrebbe avere a che fare con la scomparsa di alcune donne, tra cui proprio sua moglie.

Appare evidente che il tema di fondo sia particolarmente caro a Gentry che, dopo l’uscita di The Signal nel 2008 (co-diretto con David Bruckner e Dan Bush), ripropone un’idea analoga seppur sviluppata in maniera diversa, abbandonando di conseguenza i viaggi spazio-temporali che aveva introdotto col più recente e a me sconosciuto (nel senso che non l’ho visto) Synchronicity.


Un’idea che tutto sommato ben si presta per lo sviluppo di un film, risultando in un primo momento interessante e degna di attenzione da parte dello spettatore, seppur non la si possa definire eccezionalmente originale. Oltre al citato Signal, possiamo infatti riconoscere al suo interno anche un pizzico di quel Blow Out di De Palmiana memoria, che si posiziona svariati gradini più in alto e a cui probabilmente il regista un’occhiatina l’ha data prima di procedere con la realizzazione di Broadcast Signal Intrusion.


Il concetto delle intrusioni tra l’altro vede anche alcune situazioni poco chiare e realmente accadute nel corso degli anni, fattore questo che va sicuramente ad alimentare la curiosità di chi si approccia alla visione, soprattutto considerando le numerose teorie sviluppatesi a seguito degli avvenimenti accaduti, che hanno portato nel tempo alla creazione di miti e leggende con cui i complottisti vanno a nozze ancora ai giorni nostri.


Harry Shum Jr., nei panni di James l’archivista, se la cava piuttosto bene e riesce a trasmettere tutta la paranoia dalla quale viene pervaso man mano che la storia va avanti e vede emergere nuove rivelazioni. Di fatto però, quella che sembra una buona notizia si tramuta ben presto nel suo opposto, visto che con la prestazione del protagonista si chiudono, almeno per quanto riguarda il mio giudizio, le buone notizie riguardo la buona riuscita del film.

Tutto il resto, togliendo l’idea iniziale intrigante, si concentra in uno svolgimento decisamente statico, poco intrattenitivo e soprattutto molto confuso contorto, sia a livello di trama che a livello di immagini, dato che in alcuni casi pure quelle risultavano poco chiare. Perfino il finale mi ha lasciato con un WTF che non ammette repliche.

Non consigliato.

Giudizio complessivo: 5

“Enjoy”,


Trailer



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