Bridgerton (Stagione 1): La Recensione della Serie TV



Ideatore: Chris Van Dusen


Trama


Daphne Bridgerton, figlia maggiore di otto, fa il suo debutto nel competitivo mercato matrimoniale di Regency London.

Entra in gioco il desiderabile e ribelle Duca di Hastings, con cui, inizialmente, sembra non aver niente in comune, anche se la loro attrazione è innegabile. Tra un evento mondano e l’altro, il rapporto tra i due andrà verso un inevitabile lieto fine. Il tutto accompagnato dai pettegolezzi della pubblicazione della misteriosa Lady Whistledown.


Recensione


Prendi un po’ di Gossip Girl, aggiungi un pizzico di Jane Austen, un filo di Downton Abbey, condisci con una manciata di Harmony e una dose di 50 Sfumature di…e ottieni Bridgerton!

Per un’appassionata di period-drama, ricostruzioni storiche e Jane Austen, vedere questa serie è stato destabilizzante: personaggi fuori contesto, inesattezze storiche, dialoghi e comportamenti inappropriati per l’epoca e colori…tanti, troppi.

Ma dopo la prima reazione di rifiuto, l’ho visto tutto d’un fiato: così trash da non esserlo più, così storicamente incoerente da avere lo sviluppo più logico che si possa immaginare; i difetti sono in realtà i punti di forza di un prodotto che non è un period drama canonico e non prova neppure ad esserlo. I colori accesi, le musiche moderne, le situazioni grottesche non sono errori, ma elementi che caratterizzano volutamente la mirabolante “giostra” di Bridgerton.

La storia d’amore tra Daphne e il Duca, scontata, prevedibile e piena di tutti i clichè del caso, è il leitmotiv della stagione e alterna romanticismo, sguardi sognanti, mani che si sfiorano a momenti in cui la temperatura sale decisamente, grazie anche alla prestanza fisica di Regé-Jean Page (il Duca).


Parallelamente si muovono una serie di personaggi bizzarri (la mia preferita è l’eccentrica regina parruccona) e si svolgono storie indipendenti che, c’è da supporre, gettino le basi per lo sviluppo di linee narrative future.

Intrighi, scandali e pettegolezzi si susseguono con ritmo incalzante e su tutto ciò domina dall’alto lo sguardo impertinente e sagace di Lady Whistledown, pseudonimo di una misteriosa scrittrice la cui pubblicazione di gossip va a ruba nell’alta società, una “Alfonso Signorini” della Londra Regency.

Bridgerton è dichiaratamente un prodotto di intrattenimento, leggero, furbo e brillante, che mescola tanti elementi, senza nessuna presunzione di veridicità storica e fa dell’inclusione il fulcro del casting dei personaggi.


Sotto quest’ottica il coloratissimo mondo di Bridgerton ha regalato una ventata d’aria fresca in un periodo di “clausura” (ricordiamo che è uscito durante il periodo natalizio 2020 in pieno lockdown), ha raccontato una storia d’amore e di intrighi romantici, ha offerto leggerezza, seppur nella prevedibilità della trama, proprio quando ce n’era più bisogno. Tutto ciò ha contribuito al successo della serie, oltre ovviamente agli addominali scolpiti del Duca di Hastings!

C’è da chiedersi se, nonostante l’assenza del Duca e del lockdown, riuscirà a mantenere l’attenzione dello spettatore anche con le stagioni future, ma per questo non resta che aspettare e vedere la seconda stagione (to be continued…)

Giudizio complessivo: 6.5

Buona visione,


Trailer



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