Supereroi: La Recensione del Film



Regia: Paolo Genovese

E anche questa volta Paolo Genovese ha fatto centro, o meglio…ha fatto centro su di me.

Innanzitutto, a me i suoi film non sono mai dispiaciuti, gli ultimi tre in particolare mi sono piaciuti moltissimo. Parlo di Perfetti Sconosciuti, The Place e proprio questo, Supereroi.

Si, perché Genovese sa come fare breccia nel cuore delle persone, in questo film (e nei precedenti) c’è sempre almeno un elemento in cui lo spettatore può immedesimarsi. È quello che è accaduto a me.

Questo Supereroi ha rischiato di farmi piangere almeno due o tre volte, ed è una cosa che a me non succede mai. Mai. Chiaramente non è un capolavoro mondiale, ma cazzo, che bello che è stato. È una storia semplicissima, che viene raccontata in maniera molto particolare, cioè non seguendo il suo normale corso cronologico, ma frammentando la storia tra passato e presente. In questo modo, a mio parere, la trama riesce a non annoiare e a non appiattire il racconto.


I due protagonisti sono stati bravissimi, Alessandro Borghi in particolare è uno dei miei attori italiani preferiti e anche tra i migliori in circolazione. Onore a lui, perché negli ultimi anni è diventato veramente troppo bravo, lo dimostrano i tanti ruoli difficili che ha egregiamente interpretato.


Per il resto, il film utilizza come cavallo di battaglia la trama, accompagnata da una regia buona, lineare, e una bella fotografia (alcune inquadrature sono bellissime).

Quindi, devo dire che questo film mi ha veramente sorpreso, mi è piaciuto, soprattutto perché l’ho visto senza troppe aspettative e invece mi sono trovato di fronte ad una bellissima storia, che ha saputo commuovermi, emozionarmi e farmi riflettere. Non me l’aspettavo!

Buona visione,


Trailer


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