Magdalena Solis: La Sacerdotessa che si Nutriva col Sangue



Serial Killer messicana che fu al comando di una setta che commise diversi omicidi, consumando il sangue delle vittime.


Sviluppo Psichiatrico


Magdalena Solís, nata intorno al 1947, proveniva da una famiglia povera.

Si dedicò fin da subito all'attività di meretrice, avendo come protettore il fratello Eleazar. Nel 1963, dopo essere entrata nella setta dei Fratelli Hernández, cominciò a sviluppare una grave psicosi teologica, mista ad una serie di perversioni sessuali, come il consumo di sangue delle sue vittime, il sadomaso e varie pratiche feticistiche.


La Setta degli Hernandez


I fratelli Santos e Cayetano Hernández, (piccoli truffatori locali di Yerba Buena - Messico), crearono un'attività che gli permise di raggiungere in modo rapido un soddisfacente aspetto economico.

Si recarono nella comunità di Yerba Buena, un povero villaggio con circa 50 abitanti, definendosi profeti e sacerdoti discendenti dagli "Inca".

I due, in cambio di adorazione e tributi, promettevano di regalare tesori nascosti nelle grotte delle montagne attorno alla città. Gli Hernández riuscirono quindi a creare una setta, ottenendo tributi sia economici che sessuali, utilizzando come mezzo di "convinzione" alcune droghe che usavano durante le loro orge, facendo diventare alcuni membri anche schiavi sessuali.

I "credenti", dopo poco tempo, iniziarono ad essere stanchi. Per risolvere questo problema, gli Hernández si recarono a Monterrey in ricerca di prostitute che potevano far parte della setta; qui conobbero Magdalena e suo fratello, che prontamente accettarono di partecipare.

La donna fu presentata come una reincarnazione di un'antica dea dal nome Cōātlīcue, convincendo i seguaci della setta della sua autenticità. Entrò così bene nella parte a tal punto di credere di essere realmente una dea, prendendo il comando completo della setta.


Magdalena e i Rituali di Sangue


Dopo che Magdalena ebbe assunto l'intero controllo del "movimento", due dei suoi seguaci (ormai stufi), espressero il desiderio di andare via. In tutta risposta, furono immediatamente linciati dagli altri membri.

Questo decretò l'inizio di una serie di omicidi da parte della Solís che, annoiata dalle semplici orge, iniziò a pretendere sacrifici umani ideando il famoso “rituale di sangue”. In cosa consisteva?! Il "sacrificato" (solitamente tutti coloro che non volevano sottostare più agli ordini) veniva brutalmente picchiato, bruciato, tagliato e mutilato da tutti i membri del culto, prima di essere lasciato morire dissanguato.

Il sangue veniva versato in un calice mescolato con sangue di pollo e sostanze stupefacenti (per lo più marijuana o peyote ), da cui beveva Solís, prima di condividerlo con i fratelli e agli altri membri.

Sulla base delle loro credenze in fatto di mitologia azteca, la donna e i fratelli Hernández giustificarono il gesto come sacrifico per preservare l'eterna giovinezza.


Il Concludersi della Follia


In una notte del 1963, un quattordicenne di nome Sebastián Guerrero, si imbatté per le grotte dove la setta celebrava i propri riti. Spinto dalla curiosità delle luci e dei rumori provenienti dalle grotte, cercò di guardare cosa stesse accadendo. Vide la setta che stava per "sacrificare" un'altra vittima.

Preso dal panico, scappò verso la città più vicina (Villa Gran), dove raccontò l'accaduto, ma qui lo etichettarono subito come un ragazzo malato di mente o drogato. Il giorno seguente, un investigatore (Luis Martínez) si offrì volontario per controllare dove avesse visto i "vampiri".

Da quel mattino, non fu più rivisto in giro.


Gli Arresti


Il 31 maggio del 1963, la polizia e i soldati condussero un'indagine nelle grotte di Yerba Buena. Arrestarono Magdalena ed Eleazar Solís in una fattoria della città (al momento erano sotto l'influenza della marijuana). Hernández fu ucciso mentre opponeva resistenza, mentre suo fratello Cayetano venne trovato già morto, ucciso da un oppositore ex membro della setta.

Nelle indagini successive, i cadaveri smembrati di Sebastián Guerrero e Luis Martínez vennero ritrovati nella fattoria dei fratelli Solís. La Polizia locale trovò alcuni cadaveri mutilati di altre sei persone, durante la perlustrazione delle grotte.

Magdalena ed il fratello furono condannati a 50 anni di reclusione.

Il passato ci ha riportato un'altra storia macabra, eventi che fanno constatare come la mente umana (soggetta a diversi traumi durante l'infanzia) possa evolversi in molteplici sfaccettature che molto spesso sfociano in atti e perversioni che hanno dell'incredibile, e questa storia ne è un esempio.


Conoscevate la storia di Magdalena Solís?!

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