Il Giardino Delle Torture: La Recensione del Film



Regia: Freddie Francis

Dopo aver viaggiato in prima classe con la Morte senza pagare il biglietto in Le Cinque Chiavi Del Terrore, ed aver giocato a biglie con la pazzia fra le corsie in La Morte Dietro Il Cancello, è tempo di svagarsi un po' con questo Giardino delle Torture, seconda antologia horror targata Amicus.

Battersea, fiera di Londra (poco distante da dove i Pink Floyd immortaleranno la copertina del loro album Animals con la Battersea Power Station): giostre, baracconi e attrazioni di ogni sorta, tra cui il giardino delle torture, il tendone del dottor Diabolo (Burgess Meredith, il Pinguino del Batman televisivo), un imbonitore che dopo vari numeri invita alcuni dei presenti in un’ala nascosta per un’attrazione da brivido: osservando intensamente le forbici della statua di Atropo - la Parca - si avranno visioni sul proprio futuro. Zac, Zac! Si parte con gli episodi.


Enoch: un uomo uccide lo zio benestante per intascarsi l’eredità, ma non ha fatto i conti un gatto stregato che chiede sacrifici umani. Un’apertura buona per ogni gattaro sulla terra.

Terrore su Hollywood: Carla è un’aspirante attrice disposta a tutto pur di fare il grande salto, anche usando mezzucci per soffiare il posto ad una collega; ma non è tutto oro ciò che luccica, bensì freddo metallo…Quasi una storia di fantascienza old style, senza lieto fine.


Il Signor Steinway: una ragazza conosce un bel ragazzo sigle e pianista, che non ha una madre possessiva ma…Un pianoforte geloso. Tra piano e pianista non mettere il tasto…Ehm il dito. Il numero più bizzarro del lotto, che ti fa scappare la risata.

L’Uomo Che Collezionava Poe: Ronald, cultore di Edgar Allan Poe scopre che un altro collezionista, Lancelot, ha dei manoscritti inediti del Bostoniano. Come avrà fatto ad averli? Evocando lo scrittore ed imprigionandolo in cantina affinché continui a scrivere; qualcosa che dovrei fare anch’io con Stephen King. L’ultimo segmento, che fa anche da colpo di coda al film è il migliore dei quattro. Merito di un luciferino Jack Palance e un buon Peter Cushing che si sfidano nella loro insana passione per Poe.


Degli omnibus Amicus, questo Giardino è il più fumettoso e colorato, grazie alla cornice del luna park. Gli episodi variano molto come genere e potrebbero benissimo venire fuori dalle vecchie strisce tipo Eerie o Creepy.

La sceneggiatura è servita dal sempre valido Robert Bloch, ma rispetto ad altre pellicole della casa inglese il tono del film è più moraleggiante; il cast invece è divertito e Freddie Francis dirige col piglio dell’onesto artigiano.

Rivisto ad oggi, strappa più sorrisi che spaventi, ma il bello delle giostre sono proprio le risate in fondo al Tunnel dell’Orrore. Pronti a fare un giro?

Buona visione,


Trailer



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