Peaky Blinders (Stagione 6): La Recensione della Serie TV



Ideatore: Steven Knight


Trama


La storia riparte là dove l'avevamo lasciata, con un Thomas Shelby sull'orlo del suicidio, dopo aver fallito il piano dell'omicidio di Mosley, e che deve affrontare un evento luttuoso.

Un salto temporale di 4 anni ci mostra un Tommy diverso: ripulito da alcool e droga, ha ripreso a gestire il proprio impero criminale, che si è allargato fino all'America. Thomas tenterà nuovamente una sorta di triplo gioco con l'obiettivo di impedire a Mosley la sua effettiva ascesa politica fascista...


Recensione


I gangster gitani di Birmingham sono tornati per un’ultima stagione con tutta l’arroganza e la disperazione che li contraddistingue, e la promessa di una vera conclusione sul grande schermo. Infatti, pur essendo l'ultima stagione della serie, si conclude con il più tipico dei cliffhanger finali, rinviando la conclusione dell’ascesa e (forse) caduta dell’impero degli Shelby a un già annunciato capitolo per il cinema.

Il grande protagonista è ancora una volta l’onnipotente Thomas Shelby, “non ancora Dio”, ma ci manca poco, che appare in una veste nuova: ripulito da alcool e droga sembra che voglia trovare una nuova stabilità. Ma proprio lui ci insegna che “puoi cambiare ciò che fai ma non puoi cambiare ciò che vuoi” e infatti lo troveremo ancora una volta invischiato in finte alleanze, doppi giochi, interessi economici e politici, a stringere mani ai nemici che lo vogliono morto.


Il finale della scorsa stagione ci aveva lasciato con un colpo di scena e con il fantasma di un traditore, e la nuova stagione è il momento della rivincita. La messa in scena è al solito maestosa, la colonna sonora anacronistica sempre ricca e incisiva, le interpretazioni e i dialoghi eccelsi e da citazione continua, ma questa stagione ha meno “fiamme” sullo sfondo. Ci sono momenti di grande commozione e non mancano i colpi di scena, ma sembra che gli episodi siano solo di passaggio per arrivare al grand finale cinematografico. E’ oramai chiaro che il più grande nemico di Tommy è proprio Thomas Shelby, costantemente in bilico tra vendetta personale e desiderio di redenzione, e questa onnipotenza del capofamiglia Shelby toglie forza e pericolosità agli antagonisti e di conseguenza smorza la tensione di tutta la stagione. Si sente inoltre la mancanza della controparte femminile di Tommy, quale era Polly; nonostante la presenza di Lizzie (la parte emotiva) e Ada (la testa degli affari), nessuna delle due riesce a sostituire la caratura della zia scomparsa, anche se la sorella ha alcuni dei dialoghi meglio riusciti della stagione.


Arthur è sempre più fantasma di se’ stesso e Michael, che avrebbe dovuto essere la controparte di Thomas, il nuovo che avanza, il “re” che vuole soffiargli il trono, è poco valorizzato.

Peaky Blinders nel corso delle stagioni ci ha regalato alcuni fra i più bei personaggi che il mondo seriale abbia visto, ma non è mai stata un’opera veramente corale. E questa stagione si chiude ancora una volta con gli occhi puntati su di lui, Tommy, sulle sue sconfitte e le sue vittorie, i suoi affetti e i suoi traumi.

Non ci resta che aspettare il debutto al cinema del capitolo finale: la magnificenza della resa scenica e il taglio epico della serie non potrà che essere esaltata dal grande schermo e chissà che non continui a lungo (già si parla di “films” al plurale) come è accaduto per Downton Abbey. In fondo il cast si è arricchito sempre più e Thomas Shelby è l’uomo a cui “proibire è proibito” e dunque la parola “fine” potrebbe essere ancora lontana. Io lo spero.

Giudizio complessivo: 8.5

Buona visione,



Trailer



Lasciate un commento, oh voi che leggete...
Per non perdervi neanche una recensione, seguiteci qui 😉:

     

Nessun commento:

Posta un commento