Fresh: La Recensione del Film



Regia: Mimi Cave

Trama


Noa, ragazza senza rapporti familiari, può contare solo sulla sua grande amica Mollie. La sua vita sentimentale è un disastro e dopo l'ennesimo appuntamento al buio andato male, incontra al supermercato Steve, chirurgo plastico con il quale c'è subito un'intesa perfetta.

Sembra tutto perfetto ma un week end romantico fuori porta rivelerà a Noa la vera natura di Steve ed i suoi bizzarri appetiti...


Recensione


Disponibile su Disney+ dal 15 aprile 2022, la pellicola segna l’esordio alla regia di Mimi Cave in una storia che inganna: un inizio da commedia romantica con una ragazza alla ricerca di un partner in un mondo di appuntamenti, gestito dalle app per incontri. Una persona forte della sua solitudine, non alla ricerca spasmodica di un compagno, ma semplicemente qualcuno con cui condividere qualcosa, aperta comunque alle possibilità della vita.

Finchè non arriva qualcosa di inaspettato, un incontro in un contesto insolito, con un uomo diverso dagli altri: niente social, niente app, attratto da Noa non per l’aspetto glamour o il look seducente, ma interessato a quel che lei è, alla sua sostanza, alla sua verità.

La miccia è accesa, la passione sboccia, ma l’imprevisto è dietro l’angolo e la pellicola cambia totalmente registro, svelando l’anima nera dell’uomo e trascinandoci verso la dimensione del thriller/horror: un cambio improvviso e repentino che lascia lo spettatore spaesato, come la stessa protagonista, a chiedersi che cosa stia realmente accadendo.


Se da una parte ci ritroviamo improvvisamente coinvolti in un clima di orrore crescente, dall’altra tutto viene alleggerito da una regia che rimescola continuamente le carte in tavola, e cambia la percezione delle situazioni e delle azioni dei protagonisti. Un modo del tutto personale di trattare un tema così macabro e inquietante come la mercificazione del corpo femminile, portato agli estremi dal consumo “particolare” che ne viene fatto. Il tutto accentuato dalla particolare attenzione ai dettagli più macabri, indugiando sulla “carne fresca” prima, e il piatto cucinato poi.

Una pellicola inquietante a tratti pulp che non manca di giocare sullo strano rapporto tra vittima e carnefice. E se le azioni di Noa sono dettate dallo spirito di sopravvivenza, quelle di Steve sono sincere, in quel suo sentimento di totale “condivisione” con la vittima, in un rapporto, dal suo punto divista, vero, autentico.


Un film che incuriosisce, tra disgusto e angoscia, fino al finale, che purtroppo però non è all’altezza del resto della pellicola. A cominciare dal ruolo della moglie, che si intuisce essere un’ex vittima, ma di cui non è raccontato nulla del loro rapporto “malato” e rimane un personaggio senza un vero scopo anche l’inseguimento finale ha un eccessivo accanimento sul carnefice e troppi personaggi che generano delle incoerenze.

Nel complesso un bel thriller originale non tanto nella storia, quanto per come viene raccontata e con ottime interpretazioni dei due protagonisti, in particolare modo quella di Sebastian Stan, qui in un personaggio molto complesso e dalle molteplici sfumature.

Giudizio complessivo: 7.5

Buona visione,


Trailer



Lasciate un commento, oh voi che leggete...
Per non perdervi neanche una recensione, seguiteci qui 😉:

     

Nessun commento:

Posta un commento