Top Gun Maverick: La Recensione del Film



Regia: Joseph Kosinski


Trama


A 60 anni Pete Maverick Mitchell è ancora un ufficiale al servizio dell'aereonautica, nonostante avesse le carte in regola per essere generale.

Viene richiamato dai suoi superiori per addestrare una flotta che dovrà affrontare una missione ad alto rischio in territorio nemico. Tra i giovani allievi c'è Bradley Bradshaw, figlio di Goose, amico e copilota, morto accidentalmente anni primi durante un'esercitazione. La loro relazione fatica a decollare mentre i demoni del passato e la missione incombono.



Recensione


Il tempo è un concetto astratto quando si parla di Tom Cruise, che ci ha abituato a destrezze acrobatiche in tutta la sua carriera, ed ora a 59 anni non si risparmia in scene d’azione, voli acrobatici e corse in moto più di quando aveva vent’anni. Ed eccolo ancora una volta nei panni di Maverick, trentasei anni dopo, in un’operazione nostalgica, in un film che non manca di omaggiare l’originale a cominciare dal tema musicale di Harold Faltermeyer, debitamente riarrangiato, che apre la sequenza iniziale con le immagini dei velivoli sulla portaerei, proprio come nel 1986. Stesse amicizie virili, stesse rivalità per pilotare caccia potenti, stessa tensioni da maschi alfa dietro ai Ray-Ban, stesso sfoggio di corpi scolpiti nella sequenza spensierata in spiaggia.


In un attimo siamo catapultati nelle stesse atmosfere del film originale, ma il nostro eroe è cambiato, non tanto nell’aspetto (l’onnipresente sorriso a trentadue denti dell’affascinate Tom è ancora ipnotico), quanto nell’animo: un uomo maturo che ha rifiutato avanzamenti di carriera che l’avrebbero allontanato da ciò è che la sua ragione di vita, il volo. Uno sguardo malinconico ad un giubbotto chiuso in un armadietto (sì proprio “quel” giubbotto) come a chiedersi per quanto ancora potrà volare. Ma Maverick non si confronterà solo col tempo che avanza, ma sarà chiamato ad affrontare anche i fantasmi del passato, i sensi di colpa, ma soprattutto il senso di responsabilità di una missione suicida a cui dovrà addestrare, tra gli altri, proprio il figlio del suo ex compagno di volo Goose, morto quando volavano insieme.


Tra strepitose scene di azione e adrenaliniche evoluzioni aeree, rese particolarmente realistiche dal fatto che gli attori sono realmente ai comandi dei velivoli, il film vola altissimo e regala al protagonista lo spessore che gli mancava nell’originale: lo struggente ritrovarsi con Iceman, alle porte della vita che finisce, o la matura e confortante relazione con Jennifer Connely.

Al di là della trama 'militare', del classico racconto di superamento e perdono o il tema banale del figlio del partner defunto a cui si vuole evitare la missione suicida, il film riesce a immergerci nel passato guardando al futuro e restituisce al film culto di Tony Scott una nuova giovinezza. 

Un sequel ben riuscito, che riesce a rinnovare sapientemente vecchie tematiche, e accontenta sia il pubblico maturo, che rivive la giovanile euforia vissuta nel 1986, sia le nuove generazioni che godranno di una spettacolarità non rovinata dal CGI. Top Gun Maverick non rivoluzionerà la settima arte ma vi farà volare alto.

Godetevi lo spettacolo al cinema, obbligatoriamente!

Giudizio complessivo: 7.5

Buona visione,


Trailer



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