The Amusement Park: La Recensione del Film



Regia: George A. Romero

Nel più basilare raggruppamento dei registi esclusivamente horror considerati “fondamentali” per il genere (che poi sono quelli rappresentativi della golden age 70s-80s), tra Carpenter, Cronenberg, Argento e Craven, tenendo fuori preferenze soggettive e effettive qualità oggettive, George A. Romero è forse il nome che più si ritrova e riflette quello che poi è, da un po’ di tempo a questa parte, lo stato del cinema horror e post-horror odierno.

Non credo sia un caso se infatti The Amusement Park, film realizzato da Romero nel 1973 e creduto a lungo disperso, mi abbia subito portato alla mente e fatto automaticamente confrontare quest’opera, con horror che più moderni non si può. Mother! si, come anche Relic o Babadook, nel suo surrealismo denso di metafore e, come tradizione del regista, forti critiche sociali.


Magari qua Romero l’ha leggermente fatta un po’ fuori dal vaso per quanto riguarda i metaforoni, perché sono ovvi e palesi anche senza l’attore protagonista Lincoln Maazel, che nei primi 5 minuti si mette a spiegare l’intero film, ancora prima che inizi.

Ma se per Mother! il pretesto dei metaforoni biblici enormi sui quali si basa (che non serve un genio per intuire), cade in secondo piano davanti a una messa in scena incredibile, perché non può esserlo anche per The Amusement Park? E infatti è così, più o meno.


Dopo aver visionato il film perso di Romero, appunto, non è troppo difficile capire perché l’opera di poco più di 50 minuti di durata, sia stata rifiutata e gettata nell’oblio.

The Amusement Park non è solo una unica, terrificante, incontaminata capsula del tempo proveniente direttamente dagli anni ‘70, ma anche un incredibile ed eccezionale pezzo di cinema d’avanguardia come pochi altri. Grottesco, psichedelico sia nel montaggio che nella colonna sonora, più che nelle immagini che Romero riprende.

Comunque sia, un horror assolutamente imperdibile per rivivere l’unico pezzo di cinema ancora inedito, di uno dei più grandi registi di sempre.

Filmone.

Buona visione,


Trailer



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