Arancia Meccanica


Autore: Anthony Burgess



Nel mio personale pantheon cinematografico ci sono pochi registi: Cronenberg, Van Sant ma soprattutto Kubrick; e sono una kubrickiana fondamentalista ed intransigente. 

C’è un film di Kubrick a cui sono molto legata ed è Arancia Meccanica (poca fantasia eh). Dalla prima visione ne sono rimasta folgorata: la trama, l’estetica, la colonna sonora, l’immaginario, l’interpretazione. La prima cosa che si vede entrando nella mia stanza è la riproduzione della magnifica locandina del film. Forse non tutti sanno che Arancia Meccanica è anche, e soprattutto, un romanzo del 1962 di Anthony Burgess.
La trama non ve la racconto nemmeno perché penso che, se anche non avete letto il libro, il film, anche se per sbaglio, lo avrete sicuramente visto tutti.
Oltre a essere un film meraviglioso, Arancia Meccanica è anche un libro magnifico. La vera chiave di tutto è senza dubbio la “cura” che Alex riceve in carcere. La cura dell’avversione: attraverso un farmaco che induce nausea vengono mostrate ad Alex immagini violente; alla fine della cura anche il solo pensiero del male procurerà ad Alex malessere fisico. La privazione totale del libero arbitrio è la chiave su cui tutto ruota. Alex è un narratore che mai può essere creduto, la storia è il suo punto di vista, Alex non sente la colpa, non prova rimorso per i suoi gesti.
Come dice lo stesso autore le due opere, romanzo e film, sono complementari in ogni loro aspetto. Ma l'opera di Kubrick va sicuramente oltre, il primo sguardo di Alex in camera é il momento più catartico che possiate mai provare in cui la finzione romanzesca diventa reale. 

Ogni dettaglio è studiato nei più minimi, e all'apparenza inutili, dettagli. Alex in una scena si trova tra due suoi Drughi che portano al petto i numeri 665 e 667; Alex nel mezzo é il male personificato. Alex é malvagità pura, malvagità fisica ma è sincero, si comporta secondo la sua natura.
Per cui vi giro il quesito fondamentale: é meglio un malvagio sincero o un buono obbligato ad esserlo?

Buona lettura,



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