Doghouse


Regia: Jake West

RECENSIONE

Doghouse, una delle tamarrate made in England più cazzarone che mi sia capitato di vedere e che consiglio agli appassionati del genere (ma solo a loro eh mi raccomando) di non farsi scappare. Non che sia un capolavoro ai livelli di Brainded sia chiaro, ma sicuramente un paio di risate ve le strappa.

Perché dai diciamocelo chiaro, dove lo trovate un film che parla di un gruppo di ragazzi idioti che, credendo di andare a prendere della figa, si ritrovano in un villaggio di donne affamate…nel vero senso della parola. A causa di qualche probabile virus infatti, le donzelle non sono altro che delle specie di zombies che cercheranno di divorare qualsiasi essere maschile capiti loro a tiro.

E per loro fortuna bisogna ammettere che il gruppo di malcapitati (presentati tra l’altro con titoli di testa davvero pregevoli) vanti un livello di coglioneria che raramente mi era capitato di vedere, una coglioneria spinta al massimo dalla vena iper cazzara del film, che chiaramente non ha alcuna intenzione di prendersi sul serio manco per un minuto, e in questo senso l’obiettivo è raggiunto al 100 per 100.


Basti pensare a frasi del tipo “Che cazz di virus colpisce solo le donne?”, “L’aviaria” per capire il livello e per sconsigliarne la visione in compagnia della propria fidanzata (pare tra l’altro che in Idaho ci siano stati un paio di casi di trasmissione del virus attraverso lo schermo, quindi state all’occhio).

Un godibile splatter si mantiene costante per tutta la durata del film ed il sangue di certo non manca, andando a comporre una serie di scene assai mitiche, come per esempio l’investimento della mega cicciona, con annessa esplosione.

Il trucco delle donne è apprezzabile e inoltre il gruppone è variegato e composto da una serie di figure azzeccate per l’occasione, spaziando dalla parrucchiera alla dentista, dall’infermiera alla sposa, finendo poi con la macellaia (tutte rigorosamente in possesso dei ferri del mestiere). Anche i protagonisti maschili sono stati scelti con cura, racchiudendo una bella gamma di personaggi stereotipati di cui non si sentirà la mancanza nel qual caso finiscano tra le fauci delle signorine.


Ovviamente qualche difetto c’è, alcune esagerazioni sono troppo anche per me e svariati comportamenti idioti a volte appaiono eccessivi oltre misura, sebbene, lo ripeto, la vena del film sia assolutamente cazzara.

Ecco, qualche purista della lingua italiana avrà da ridire sulla continua ripetizione del termine “cazzaro” in tutte le sue derivazioni, ma la cosa è assolutamente voluta poiché questo è ciò che si pensa della pellicola per tutto il suo svolgimento.

Film quindi molto divertente e consigliato a tutti gli amanti dello splatter cazzaro.

Giudizio complessivo: 7
Enjoy,


Trailer



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