Lake Bodom



Regia: Taneli Mustonen

La pellicola si ispira a dei fatti realmente accaduti nel lontano 1960 in Finlandia.

Vicino ad una cittadina di nome Espoo, 4 ragazzini minorenni decisero di trascorrere un paio di giorni sulle sponde del lago di Bodom, il 5 giugno del 1960. A quanto riferito dall'unico superstite, un estraneo sorprese il gruppo e li uccise a coltellate.

I delitti rimasero irrisolti fino al 1970, quando un uomo suicida lasciò una lettera che autodenunciava il suo coinvolgimento negli stessi; peccato che successivamente gli investigatori scoprirono che aveva un alibi e che quindi millantava.

Nel 2003 venne fuori una nuova teoria: l'assassino era una spia della Stasi (servizio segreto della Germania dell'Est) e per questo fu insabbiato tutto.

Ma anche qui la polizia appurò che il sospettato aveva un alibi.

L'anno successivo (2004), dopo ben 44 anni, si aprì il processo contro l'unico superstite della strage, accusato di aver avuto un eccesso d'ira nei confronti dei suoi amici causa gelosia verso la sua nuova ragazza. L'anno successivo tuttavia il sospettato fu scagionato del tutto dalle accuse, lasciando ancora una volta il caso irrisolto.

La trama prende spunto da quest'ultimo atto, ed è chiaro ciò che ci aspetteremo dalla visione. 

I giovani attori recitano mediamente bene e qualche sorpresina c'è, ma non sufficiente per farci valutare l'operetta sopra il 4 e mezzo.

E' chiaro invece che i veri assassini siano una band finlandese di death metal smarritasi nei boschi.

Infelice visione,

Cris


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