American Gods (Stagioni 1-3): La Recensione della Serie TV



Ideatori: Bryan Fuller, Michael Green

Ho più volte detto che i prodotti originali Amazon sono delle bombette (vedasi The Boys, Electric Dreams, Undone, Upload) e la prima stagione di American Gods non mi smentisce, le successive due un pochino sì.

Ma procediamo con ordine: oggi, come avrete capito dal titolo e da questo mio incipit, parleremo delle tre stagioni di American Gods, serie tratta dal romanzo di Neil Gaiman.

Il concept di base è stato immaginare che le divinità invece che in cielo vivano sulla terra a stretto contatto con gli umani. Divinità antiche come Odino, Tyr (dio della guerra nordico), Afrodite, Demetra, ma anche nuove come la tecnologia e i mass media. Entrambe le tipologie sono alla ricerca di seguaci, di discepoli e sacrifici per sopravvivere. Dunque lo scontro tra dei nuovi e antichi è quasi inevitabile. Nel mezzo di questa faida troviamo Shadow Moon, il protagonista, che viene assoldato dal misterioso Mr. Wednesday che lo introdurrà in questo mondo fatto di inganni, sotterfugi, incantesimi e qualche sana mazzata.


Come avrete intuito la trama è parecchio interessante e la prima stagione tiene incollati alla poltrona, penso di essermela divorata in pochi giorni. È affascinante scoprire come le divinità si sono abituate a convivere con gli umani e come cerchino disperatamente consensi per continuare a sopravvivere. Perfetto specchio della società attuale in cui sui social si è alla spasmodica ricerca di follower e senza di questi sembra non si possa vivere . Insomma la prima stagione ha dalla sua il fascino della novità e ogni puntata è una scoperta, uno spiraglio di luce in più su questo mondo sotterraneo e oscuro e su questa guerra tra antichi e nuovi dei che pian piano prende piede.


I problemi arrivano con la seconda stagione che rallenta il ritmo e quasi sembra non voler portare avanti la trama. Arriva paradossalmente all'estremo opposto e, invece che intrattenermi come la prima, a un certo punto mi ha annoiato. L'ho finita veramente a fatica. Andavo avanti nelle puntate domandandomi "Sì, ok, ma quando arriviamo al sodo, al succo della questione?" La stagione sembra solo un lungo preludio a qualcosa che non arriva, sembra abbiano voluto girare intorno al nodo centrale senza mai volersi avvicinare troppo.


La terza ripercorre le orme della seconda, anche se qualche miglioramento l'ho avvertito e alcune sottotrame le ho trovate interessanti. Non mi ha annoiato quantomeno, ma mi ha lasciato comunque con l'amaro in bocca per come si conclude. Con tanti quesiti lasciati irrisolti, domande senza risposta, interrogativi destinati a rimanere sospesi per sempre, dato che non ci sarà una quarta stagione (la serie è stata interrotta). Potevano essere un minimo più lungimiranti e quantomeno dare un accenno di conclusione invece dopo tre stagioni sembra quasi di essere ancora al punto di partenza. Con qualche dubbio che viene sciolto per carità ma con diversi elementi ancora da affrontare. Un vero peccato.

In conclusione, American Gods è una serie che parte a bomba e poi si affloscia, direi che si merita una visione anche solo per l'idea di base però sappiate che non è una serie che conclude tutte le sue trame e sottotrame. Sarebbe stato interessante vedere come pensavano di chiuderla e sarebbe stato intrigante inserire anche altre religioni oltre a quella nordica e quella greca.

Giudizio complessivo: 6

Buona visione,


Trailer



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