Il Censimento dei Radical Chic: La Recensione del LIbro



Autore: Giacomo Papi

Gli intellettuali devono essere censiti, gli intellettuali non possono usare parole difficili quando parlano al popolo, gli intellettuali possono morire se per sbaglio citano frasi colte in televisione.

Prospero è un intellettuale, invitato in un talk show per sbaglio cita Spinoza; è l’inizio della sua fine. Morirà ucciso di botte sul pianerottolo di casa. Sarà l’inizio della fine per gli intellettuali o meglio radical chic.

Sembrava che la cultura si fosse trasformata in inganno, l'ignoranza in innocenza.

Il Censimento dei Radical Chic (edito Feltrinelli) è il mio primo incontro letterario con Giacomo Papi e devo dire che mi è abbastanza piaciuto.


È scritto in modo interessante perché sembra un po’ un racconto distopico e un po’ un pamphlet. È sicuramente uno spunto estremamente interessante per scrivere una storia perché prende a mani pienissime dalla realtà e dal presente. Facile individuare chi sia il Primo Ministro dell’Interno.

Pensare,scrivere,insegnare - cioè fare quello che gli intellettuali devono fare - significava provocare

È pervaso da una grande e radicata milanesità che adoro, è però un buon libro a cui manca quel quid; come se andasse andasse ma senza mai arrivare in un punto preciso. Forse per la sua brevità è tutto molto risicato all’osso e all’essenziale e mi sarebbe piaciuta qualche pagina in più. L’idea di partenza però è buonissima e molto interessante.

Le era sempre piaciuto pensare che i libri si scambiassero parole o intere frasi in segreto, scompaginandosi gli uni negli altri, mischiandosi, pronti a rimettersi in ordine non appena l'uomo tornava

È un buon romanzo breve, satirico, un po’ distopico. Ho in lettura anche il suo Happydemia, speriamo sia meglio di quello che mi aspetto.

Qui il libro

Buona lettura,



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