Gomorra (Stagione 5): La Recensione della Serie TV



Ideatore: Roberto Saviano


La quinta stagione di Gomorra chiude le vicende di Gennaro Savastano e Ciro di Marzio. Questa quinta e ultima stagione conclude in maniera agrodolce una serie che ha regalato momenti altissimi e altri deludenti.

Le prime due stagioni a mio parere restano le migliori, non so se per la presenza in cabina di regia di Stefano Sollima ma mi sono sembrate le più convincenti. La terza resta la peggiore, la quarta è interessante e allarga gli orizzonti della serie e questa quinta si pone a metà tra la terza e la quarta. Nel senso che non ha i problemi della terza ma secondo me registra un passo indietro rispetto alla quarta. E ovviamente non si avvicina neanche lontanamente alle prime due.


Ma partiamo dalle note positive: il finale dedicato ai due protagonisti mi è sembrato sensato e toccante. Era il giusto epilogo, in linea con la serie. Questa quinta stagione registra peraltro un incremento della violenza e, in maniera ancora più preponderante rispetto alle precedenti, non c'è spazio per amore, sesso, svaghi di qualche tipo, solo sangue, droga e morte. Il tutto ammantato da una fotografia cupa, cruda, spenta, dai toni freddi, come il mondo dei personaggi. In questo la serie è sempre riuscita a mantenere una sua coerenza e chi la cataloga come diseducativa perché i protagonisti sono tutti dei criminali penso non l'abbia mai vista. Gomorra racconta una storia, vista con gli occhi di mafiosi, d'accordo, ma non li esalta in alcun modo e la fine che fa praticamente ogni personaggio credo chiarisca le intenzioni degli sceneggiatori.


Detto questo la quinta stagione presenta tanti problemi: principalmente di scrittura. La sceneggiatura imbarca tanta acqua, non cola completamente a picco ma rende la visione un pelo sgradevole.


Intanto dieci episodi erano troppi per ciò che dovevano raccontare e ho avvertito alcune puntate ridondanti, ripetitive, prevedibili. Inoltre alcuni elementi non tornano o sono comunque molto forzati: la dinamica tra i due protagonisti mi è sembrata fin troppo infantile, è chiaro che si va in quella direzione per esigenze di sceneggiatura più che per veri problemi tra i due che hanno motivazioni piuttosto labili; poi ho trovato troppo rapida la fuga di un personaggio che successivamente ha anche la fortuna di incrociare proprio il suo inseguitore principale in macchina; o ancora, un soggetto denuncia volontariamente se stesso per mettere in difficoltà un personaggio ma così facendo teoricamente metterebbe nei casini anche il suo capo perché ammette di essere stato assoldato per quel compito, quindi non è chiara la dinamica per cui la sua denuncia andrebbe a svantaggio solo del suo nemico; infine alcuni omicidi mi sono sembrati un po' buttati lì, poco credibili nella dinamica in cui ci vengono mostrati (soprattutto quello di un personaggio abbastanza odioso che però muore in maniera veramente stupida).

Insomma la quinta stagione chiude degnamente le fila delle storie principali ma arriva al gran finale zoppicando parecchio. Peccato.

Voto alla stagione: 5.5

Voto alla serie: 7.5
(le prime due stagioni tengono alto il voto).

Buona visione,


Trailer



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