The Matrix Resurrections: La Recensione del Film



Regia: Lana Wachowski


The Matrix Resurrections è il quarto capitolo di una saga che sembrava ormai conclusa.

Dopo la trilogia uscita nei primi del 2000 tutti pensavano che la storia di Matrix fosse finita. Tutti meno Lana Wachowski che dopo la serie Sense8 torna a scrivere e dirigere un film e firma questo quarto capitolo.

La storia è ambientata diversi anni dopo gli avvenimenti del terzo film e Neo sembra essere rientrato in Matrix. Saranno dei nuovi personaggi a portarlo fuori e insieme a lui tenteranno di recuperare anche Trinity.

Non sono un grande amante della trilogia di Matrix: ho adorato il primo capitolo ma i successivi due non sono davvero riuscito a digerirli. Però ero curioso di vedere cosa si sarebbero inventati con un ulteriore quarto film e sono entrato in sala speranzoso. Non posso dire di esserne uscito soddisfatto, ma neanche totalmente deluso.


Mi spiego: il primo atto parte bene, benissimo. Ci sono tante strizzate d'occhio al primo film, ma realizzate in maniera furba, funzionale. Finisci per rivangare il passato, ripassarlo e al contempo scoprire nuovi elementi che ti vengono presentati dagli stessi personaggi che sembrano giocare con lo spettatore, indicando le somiglianze e le differenze con il primo Matrix. Insomma l'effetto nostalgia riesce e pian piano ti viene presentata la nuova situazione. Notevoli anche gli effetti visivi che rendono giustizia ai primi capitoli.

Arriviamo poi alla parte centrale dove le spiegazioni continuano ad arrivare e il tono si avvicina sempre più a quello colorato di Sense8 (tanto che sono stati inseriti persino alcuni attori della serie) che a quello cupo di Matrix. Scelta che non ho apprezzato particolarmente, ma i combattimenti restano godibili.


Infine eccoci al terzo atto: arrivati a questo punto ho cominciato a non capire più nulla, comprendevo a grandi linee quello che accadeva, ma mi sfuggivano i dettagli. Proseguono gli spiegoni, ma a un certo punto mi sono comunque perso.

Provando a riassumere: ho trovato ottimi gli effetti speciali (anche se non è nulla di innovativo rispetto alla trilogia), ben coreografate le scene di combattimento, carine le strizzate d'occhio e molto riusciti alcuni passi in avanti a livello di trama e alcune evoluzioni nella storia generale; mi è sembrato però meno armonico lo sviluppo: troppi spiegoni per provare a giustificare un ulteriore quarto capitolo, che alla lunga confondono e ingolfano il film, e troppi dettagli che non tornano.


Forse, anzi quasi sicuramente, mi sono perso dei pezzi per strada io ma, nonostante le mille spiegazioni, alcuni elementi non si incastrano al loro posto (perché ad esempio lui non dovrebbe essere più in grado di fare una determinata cosa mentre ne ha imparate altre? Il personaggio di Smith che intenzioni ha? Che fine fa?). Per non parlare di alcune piccolezze che se notate fanno un po' ridere, come il fatto che chiunque in questo nuovo Matrix ha una mira peggiore degli stormtrooper di Star Wars.

Insomma, il film è godibile, presenta tematiche interessanti e, nonostante sia uno spiegone infinito, scorre bene. Risulta però un po' melenso e molto colorato (in contrasto con lo stile più cupo dei primi Matrix) e tanti, forse troppi, elementi a livello di trama sembrano non tornare.

Giudizio complessivo: 5.5

Buona visione,


Trailer



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