The King's Man - Le Origini: La Recensione del Film



Regia: Matthew Vaughn

Confesso di essere un grande fan della saga dei Kingsman e ho adorato in particolar modo il primo capitolo (il secondo è passabile ma non è al livello del primo per me), potete dunque immaginare la mia gioia quando ho scoperto che sarebbe dovuto uscire un film prequel.

La stessa gioia mi ha spinto in sala con entusiasmo ed ero ardentemente desideroso di gustarmi un altro capitolo della saga diretta da Matthew Vaughn. Ma l'entusiasmo è stato presto smorzato e poi completamente annichilito.

Ma procediamo con ordine: la storia vuole ripercorrere le origini dell'agenzia segreta Kingsman, vediamo dunque i primi agenti che decidono di riunirsi durante la prima guerra mondiale per far terminare il conflitto che tante morti sta mietendo in Europa.


Alcune intuizioni del film non sono nemmeno così malvagie e ho trovato riusciti alcuni escamotage per mischiare fatti storici e fantasia: ad esempio l'omicidio del duca Francesco Ferdinando sembra effettivamente essere avvenuto dopo che la sua macchina ha sbagliato strada o l'ardore di quegli anni che spinse tanti giovanissimi ad arruolarsi volontari in guerra (fu la prima guerra moderna e nessuno aveva idea dell'inferno che avrebbe significato). Insomma qualche buon ingrediente per un film decente c'era.

Il problema è che i restanti componenti sono a dir poco scadenti (che fa pure rima). Partiamo dagli elementi meno gravi: Stanley Tucci non ho assolutamente capito perché sia stato inserito nel cast, compare letteralmente in due scene e pronuncerà sì e no mezza battuta, probabilmente sarà maggiormente presente nel prossimo film (perché sì una scena post credit fa decisamente pensare che vogliano fare un secondo prequel direttamente collegato a questo) ma visto il poco spazio non aveva più senso introdurlo direttamente nel prossimo? Dettaglio ininfluente ma che non ho davvero capito.


Il problema vero è che il film annoia e non è neanche lontano parente dei primi due. Dimenticatevi le azioni e i combattimenti spettacolari, dimenticatevi l'epicità, dimenticatevi le musiche incisive e memorabili, dimenticatevi l'umorismo e dimenticatevi i dialoghi accattivanti. Qui non v'è traccia di tutto questo.

The King's Man - Le Origini è un pastrocchio di generi mal amalgamato: non è una commedia perché sono tantissime le scene melodrammatiche che appesantiscono la narrazione, non è un action perché le scene d'azione si contano sulle dita di una mano, men che meno è un action parodistico di James Bond come il primo, non è certo un film storico e non è un dramma perché ci sono tantissime scene demenziali che tutto fanno fuorché ridere. Per citare Balto "Sa solo quello che non è", parafrasando non è un bel film.


Infine, arriviamo al problema vero: il messaggio finale è quanto di più sbagliato ci possa essere. Non voglio dire troppo per non spoilerare, ma dietro a frasi d'effetto si nasconde un concetto a mio parere fuori di testa, senza senso rispetto a ciò che il film stava raccontando fino a quel momento e senza senso in generale. Per non parlare di una scena sempre nel finale che mi ha fatto alzare gli occhi al cielo e dialogare col buon Signore. Spoiler: non era un dialogo pacifico.

Insomma, Matthew Vaughn che ti sei fumato prima di dirigere sta porcheria?

Delusione vera.

Giudizio complessivo: 4

Infelice visione,



Trailer



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