Le Amanti Di Dracula: La Recensione del Film



Regia: Freddie Francis

L’incipit è uno dei migliori della serie:

Un giovane sacrestano va fischiettando in chiesa. Sbriga due faccende, poi si appresta a suonare la campana per chiamare il popolo a messa. Afferra la corda, ma si ritrova le mani macchiate di sangue. Allarmato, sale sul campanile…E tira un urlo che fa accorrere Padre Kurt.

Nella cella campanaria prima cade una scarpa da donna, poi si scopre la profanazione; dentro la campana penzola a testa in giù il corpo di una ragazza vampirizzata a mo’ di batacchio. Risuona la novità: Dracula è risorto dalla tomba. Dracula Has Risen From The Grave, da noi esce come Le Amanti Di Dracula, puntando tutto sul fascino erotico delle ragazze vampirizzate. D’altronde siamo nel ’68, in pieno flower power, vorrai mica negare un po’di peace & love al Conte?


Dopo cotanto prologo, scopriamo che è passato un anno dalla sconfitta di Dracula. Monsignor Muller, visita la diocesi di Klainensburg e scopre che nessuno va più a messa perché la chiesa è stata profanata, Padre Kurt si comunica più con la bottiglia che con l’ostia e gli abitanti sono terrorizzati dall’ombra del castello vampiresco. Servirà un esorcismo al sinistro maniero per dimostrare che non c’è più nessun timore. Detto fatto: si scatena una tempesta. Padre Kurt scivola nel fossato e batte la testa su una lastra di ghiaccio; il suo sangue colerà fino alla fessura dove giace Dracula, risvegliandolo dalla sua bara di ghiaccio, tipo novello Biancaneve ma più truce. Infatti, il conte assoggetta il prete, e per vendicarsi del monsignore che gli ha sbarrato il castello con una pesante croce, va ad insidiargli la nipote Maria. Toccherà Paul, il fidanzato ateo di Maria a sistemare lo zannuto molestatore…


Siamo al terzo episodio del ciclo Dracula by Hammer e al secondo ricatto a Christopher Lee per riprendere il personaggio. Il precedente Dracula, Principe delle tenebre (1965) ha incassato bene, quindi i dirigenti della casa annunciano subito un altro sequel, senza avere manco scritto un soggettino e domando il recalcitrante Lee con miti consigli.

Subito doveva dirigere il collaudato Terence Fisher, ma il regista è costretto a dare forfait. Viene quindi chiamato Freddie Francis, fresco di Il Giardino Delle Torture che sostituisce egregiamente il maestro; a parte quando mette i filtri arancioni nelle scene con Dracula, scelta più bizzarra che minacciosa, ma è un piccolo neo.

Terzo episodio dicevamo, questa volta con un vampiro più vicino a Don Giovanni, con tanto di Leporello curiale, rappresentato da Padre Kurt. Dracula infatti, passa attraverso i tetti per mordere sul collo Maria, ma anche gli altri personaggi, come la licenziosa locandiera Zina che, quando fa visita a Paul, si intrufola da lì.

La storia è una scacchiera di personaggi immersi nel perbenismo vittoriano (che rispecchia il ’68 contemporaneo) e uniti da una rete di rapporti e intrecci morbosi: padrone/servo tra Dracula e il Prete, patriarcale/mafioso tra monsignor Muller e la sorella e la nipote Maria, scopereccio tra Paul e Zina e via tessendo.


Le Amanti dunque sono Zina e Maria, interpretata da Veronica Carlson, scelta in base al solita unità di misura dei dirigenti Hammer: scollatura abbondante uguale a parte assicurata Di interessante c’è la sottotrama della assenza e perdita della fede. Padre Kurt l’ha persa dopo il bel carillon di campane iniziale e Paul, per esempio, è ateo e non riuscirà ad impalare Dracula in una delle scene più icastiche, quella in cui Lee ancora nella bara si sfila il paletto ringhiando.

Unica nota di colore italico, nel doppiaggio la scelta Dracula parla col riverbero, per accentuare l’aura sepolcrale. Come direbbe Aldo: “Minchia, che pauuuura!”

Buon Amantaggio, pardon visione.

Curiosità: nello script originale, la vampirizzata Zina avrebbe dovuto essere fatta a pezzi con l’ascia da Padre Kurt. La censura della BBFC lo emenda in una cremazione nel forno del pane. Farina quanto basta.


Trailer



Lasciate un commento, oh voi che leggete...
Per non perdervi neanche una recensione, seguiteci qui 😉:

     

Nessun commento:

Posta un commento