Strappare Lungo i Bordi: La Recensione della Serie TV



Ideatore: Zerocalcare

Dopo Rebibbia Quarantine, la serie animata e autoprodotta durante il lockdown, il fumettista Michele Rech, in arte Zerocalcare, torna all'animazione ma stavolta con il supporto del colosso dell'intrattenimento Netflix.

La serie tv, composta da appena sei episodi da 20 minuti l'uno, si richiama molto al suo primo fumetto, La Profezia Dell'armadillo in quanto la trama principale è intervallata da brevi racconti, ministorie, aneddoti, viaggi mentali, paranoie, riflessioni. Il tutto condito con il suo solito umorismo e con tante, tantissime citazioni al mondo del cinema, delle serie tv e della cultura pop in generale. Di cosa tratta la storia ve lo lascio scoprire se e quando deciderete di vederla.


Posso dirvi però che i temi che tocca sono profondi, a dispetto di quello che l'animazione e le battute dei personaggi potrebbero far pensare inizialmente.

Parto dall'unica nota dolente: il doppiaggio. Il personaggio protagonista è doppiato da Zerocalcare. Scelta sensata se pensiamo che le sue storie sono spesso autobiografiche, o comunque con accenni alla sua vita passata, e che il protagonista è una caricatura di se stesso. Il problema è che non è un doppiatore professionista e in alcuni punti si capisce fin troppo bene: si mangiava proprio delle parole da quanto parlava a macchinetta e, ogni tanto, facevo davvero fatica a comprendere ciò che diceva.


Ma fidatevi, è veramente una piccolezza. Perché al suo modo di parlare ci si abitua nel giro di una puntata e scoprirete col passare del tempo che tutto è giustificato.

Oltre che per i temi trattati che sono toccanti e per nulla banali, Strappare Lungo i Bordi si distingue anche per delle musiche che si amalgamano alla perfezione con la narrazione, risultando emozionanti e mai fuori luogo. In più di un'occasione mi hanno messo i brividi per le sensazioni che riuscivano a trasmettermi.

Perfette anche le animazioni che per essere un prodotto italiano sono straordinarie.

Inoltre, non si può non rimanere folgorati dall'ironia di Zero, dal suo prendersi poco sul serio. Le risate e il divertimento sono assicurati e sembra di vedere in tutto e per tutto un suo fumetto portato sullo schermo.


Io personalmente amo Zerocalcare per due motivi. In primis, perché adoro come riesce a trattare anche temi importanti alternando momenti spiritosi ad altri più riflessivi. In secundis, perché mi rivedo tantissimo in lui e non credo di essere l'unico. Zerocalcare è l'autore di tutti, il narratore del quotidiano, il fumettista insicuro, paranoico, autoironico, asociale in cui viene spontaneo identificarsi. Su di lui ho sempre detto che metteva per iscritto, tramite vignette, le mie paure, i miei viaggi mentali e le mie lamentele contro la vita e la società. Ora è riuscito a farlo tramite una serie tv animata e non posso che esserne estasiato e felice.

Piccola postilla: il personaggio dell'armadillo, rappresentazione della sua coscienza, doppiato da Mastandrea è semplicemente fantastico. Quando leggevo i fumetti non me lo immaginavo con quella voce, ma mi piace il taglio che è riuscito a dargli.

In conclusione, recuperatevi tutti i fumetti di Zerocalcare e guardatevi Strappare Lungo i Bordi. Perché lui se lo merita e perché potreste scoprire un autore nuovo di cui innamorarvi.

Giudizio complessivo: 8.5

Buona visione,


Trailer


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