La Bambola Assassina - Child's Play (2019)


Regia: Lars Klevberg

RECENSIONE

CONTRO

Uno splatter, un horror o un film comico? Cosa voleva essere esattamente questa pellicola? 

Ancora ce lo stiamo chiedendo. Ricreare certi film, nati per un cinema decisamente diverso da quello attuale, provoca molto spesso dei danni. È infatti questo il caso. 

Chucky, anzi Buddy, la bambola assassina è un lungometraggio senza uno scopo. Un reboot che ha come unico obbiettivo guadagnare qualche spicciolo per riportare al cinema quei vecchi nostalgici che tanto amavano la vecchia edizione. 

Anche allora era un film semplice, con battute taglienti qua e là, ma la teatralità era l’indiscussa padrona. L’istrionicità di quella bambola psicopatica non viene nemmeno lontanamente ripresa da quella attuale, la quale invece risulta essere un miscuglio mal riuscito fra un bambino capriccioso e un serial killer confuso

Anche la sua anima splatter è una lontana parente delle iconiche scene della prima versione, una ibrida via di mezzo con l’intenzione di “voler mostrare” ma senza mai raggiungere quei livelli di teatralità.



PRO

Il film alla fine risulta funzionare solo sul versante comico. Alcune battute azzeccate fanno davvero sorridere, permettendo allo spettatore di non uscire completamente insoddisfatto dal cinema (anche se forse non era quello che avrebbe voluto da un film horror). 

Intrigante l'interpretazione di Aubrey Plaza che riesce a dare spessore a un ruolo, quello della madre in difficoltà, non troppo aiutato dalla sceneggiatura. 

Inoltre la rivisitazione in chiave Black Mirror con la tecnologia sempre più protagonista nella vita di tutti i giorni, non aiuta a creare una bambola assassina realmente terrificante, ma fornisce spunti di riflessione su quanto la società moderna dipenda dalla tecnologia, mostrando quanto questo equilibrio sia potenzialmente pericoloso.

Giudizio complessivo: 4.5
“Buona” visione,


Trailer


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