In The Mood For Love


Regia: Wong Kar-Wai

Di storie d'amore il cinema ne ha viste parecchie, dai primi lavori muti ai recenti blockbuster per teenager, uno dei sentimenti più diffusi al mondo è stato raccontato in tutte le sue molteplici sfumature.
Quindi, perchè siamo qua a parlare di questo In The Mood For Love?

Perchè l'amore, in fondo, è anche poesia, e Wong Kar-Wai è un poeta di tutto rispetto.

Il film scorre delicatamente per un ora e mezza raccontandoci la storia di due vicini di casa i cui rispettivi coniugi sono amanti. Una volta scoperto l'inganno, i Due iniziano a frequentarsi per combattere insieme il dolore e nascerà, anche tra loro, una difficile storia d'amore.


A differenza della maggior parte delle pellicole di questo tipo, questo film riesce a non cadere mai nel banale, a non mostrare mai solo il lato sdolcinato di un rapporto ma, al contrario, vivremo l'amore più come dolore e rinuncia che come gioia ed appagamento. Sentimento di appartenenza e solitudine andranno di pari passo, frasi sussurrate faranno scorrere il tutto come una poesia, delicata e vellutata al punto giusto.

La storia è molto personale ed intima, non sarà difficile entrare in empatia con i personaggi, soffriremo con loro e, forse, alla fine piangeremo anche con loro.
L'aspetto intimo è essenziale nella buona riuscita del film, escludendo lo spettatore dalle scene più voyeuristiche e lasciandoci solo intendere quello che succede mentre non vediamo. Questa trovata è l'antitesi dell'amore visto al cinema negli ultimi anni dove le scene esplicite devono per forza esserci e, più sono frequenti e spinte, più sono "alla moda".


Il lato tecnico del film è realizzato altrettanto bene, specialmente per quel che riguarda la fotografia: colori scuri che vengono interrotti da rossi saturi e verdi accesi, contrasti forti come quelli emozionali dei personaggi in scena. La scelta di ambientare gran parte delle scene in spazi chiusi e abbastanza soffocanti fa concentrare maggiormente sui protagonisti e la scelta delle scenografie degli interni risulta in piena armonia con il resto del film.

Molto bella anche la colonna sonora, usata con parsimonia e composta quasi unicamente da un brano melodico che, nelle scene del mercato, avrà la sua massima potenza, unitamente con un rallenty che ci permetterà di osservare dei veri e propri quadri in movimento. Il fatto di utilizzare una sola canzone va di pari passo con la filosofia del film, quella della ciclicità del tempo e, forse, della monotonia. Le continue inquadrature sugli orologi, il soffermarsi sui dettagli e la ripetività, se vogliamo, di alcune scene rendono il film ciclico, un ciclo di certo non felice che però rispecchia, spesso, la vita vera.


Anche se cercare di trovare per forza delle citazioni o dei riferimenti spesso non porta a nulla di concreto, penso che il film, almeno in parte, si sia ispirato ad Una Giornata Particolare di Ettore Scola, in quanto il dramma amoroso tra vicini di casa è, per certi versi, simile, nonostante tra i due ci siano comunque grandi differenze sia nella tecnica che nell'intento. Ad ogni modo consiglio una visione ad entrambe le pellicole, indistintamente dai gusti.

Per concludere, penso che tutti gli amanti del cinema dovrebbero visionare almeno una volta In The Mood For Love e, coloro che sono stanchi delle solite trovate scontate di Hollywood, potranno trovare qualcosa di insolito ed elegante.

Giudizio complessivo: 9

Buona Visione,


Stefano Gandelli



Trailer




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