I Delitti della Rue Morgue: Da Poe a Barker



Autori: E.A. Poe, Clive Barker 

Cosa hanno in comune il racconto più famoso di Poe e Clive Barker? (Sì lo sappiamo che ci siamo fissati con Barker e quindi ve lo puppate con gioia in ogni salsa possibile e immaginabile). Hanno in comune che quella grande mente di Barker ha deciso di rileggere, riscrivere, rimaneggiare I Delitti della Rue Morgue di Poe e di dare alla luce I Nuovi Delitti della Rue Morgue (ultimo racconto del secondo Libro di sangue, Ectoplasm). 

Rue Morgue è forse il racconto più famoso dell' Edgar Allan del nostro cuore, pubblicato per la prima volta nella metà dell' 800 è anche il primo racconto poliziesco della storia della letteratura. Incontriamo per la prima volta la figura dell'investigatore Auguste Dupin, molto più abile ed intelligente di qualsiasi  poliziotto nonchè papà dei più grandi investigatori della letteratura, primo fra tutti Sherlock Holmes

In Rue Morgue ci troviamo davanti all' omicidio cruento di due donne, Madame L'Espanaye e la figlia Camille, un omicidio davvero tremendo e sanguinoso, sullo sfondo di una Parigi sporca, polverosa e assolutamente cupa (un omicidio assolutamente ben descritto da Poe senza risparmio per i particolari di gole squarciate e sangue che cola); per la polizia è assolutamente un mistero. 

Dupin, di professione perdigiorno e investigatore non ufficiale, si reca sulla scena del crimine con un amico (senza nome ma i nostri occhi nella storia) e subito agli occhi del nostro genio dell'indagine tutto appare assolutamente chiaro e limpido. Tutta la storia si dipana attravero le deduzioni di Dupin (artifizio molto simile a Conan Doyle e il suo Sherlock). Non racconto la fine del racconto perchè è molto gustoso da scoprire da soli ma è davvero da rimanere senza parole per la grandissima inventiva. 



Davanti ad un capolavoro unico nel suo genere, cosa poteva fare Barker? Ovviamente partire da quella storia per scrivere qualcosa di diverso ma non così tanto, lo porta ad un livello successivo. 

Tiene la trama come è quella originale dando a Dupin una connotazione reale, Dupin è qui la versione romanzata del prozio del protagonista, Lewis; il nonno aveva conosciuto Poe e gli aveva raccontato del fratello ispirazione poi per l'autore e il suo più celebre personaggio.

Lewis arriva a Parigi, una città non dissimile da quella raccontata da Poe, una città che a vederla bene non ha proprio niente di romantico o piacevole. L'amante del migliore amico è stata trucidata, e la moglie Catherine chiede il suo aiuto per indagare perchè nonostante tutto crede nell'innocenza del marito.

L'omicidio sembra molto simile a quello dell'originale Rue Morgue, salvo per un individuo strano sempre presente sulla scena del crimine: ha un'andatura strana e un profumo molo forte e molto particolare.

Evitando eventuali spoiler diciamo che l'assassino è lo stesso del racconto di Poe ma è la sua versione aggiornata e migliorata e forse ancora più spaventosa perchè dona caratteristiche umane a qualcosa che umano non è (ne abbiamo parlato in Casa Usher di Poe del concetto di perturbante). La storia di Barker è forse più spaventosa per questo punto di vista un po' diverso sull'assassino pur essendo la storia meno sanguinosa in assoluto dell'autore, ricorda un giallo da scuola.

La Rue Morgue di Poe è invece estremamente sanguinosa e non risparmia nessun dettaglio e si rivela il maestro del brivido che è e sempre sarà perchè il livello di disagio, orrore, ansia delle sue storie non è eguagliabile ad altri e nonostante gli anni non perdono lo smalto che avevano in origine.

Qui non si tratta di stabilire chi sia meglio o chi sia peggio o se sia giusto o meno riscrivere o reinterpretare i classici. Io apprezzo sempre quando grandi autori moderni si cimentano nella riscrittura di grandi autori del passato soprattutto con se il grande autore è Poe. Lo aveva fatto Bradbury con Casa Usher dando una svolta fantascientifica alla storia di Poe.

L'opera originale ha senza dubbio dalla sua parte la forza inossidabile del tempo trascorso ma Barker, da grande autore horror che è, riscrive la storia senza staccarsi troppo dall'originale rendendola un po' meno sanguinosa ma molto più disturbante all'occhio moderno.

Buon orrore,



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