The White Lotus (Stagione 2): La Recensione della Serie TV



Ideatore: Mike White


Trama


Presso il lussuoso hotel di Taormina della catena White Lotus, arrivano diversi abbienti turisti: la famiglia Di Grasso di origini siciliane in cerca delle proprie radici; due coppie di amici; la svampita Tanya con il marito Greg e l'assistente Portia.

Alla direzione dell'hotel la rigida Valentina, che cerca tra le altre cose di tenere al largo due giovani escort che cercano di raggirare e spillare soldi ai clienti.


Recensione


Dopo il grande successo della prima stagione, che nasceva come miniserie autoconclusiva, torna la serie trionfatrice agli Emmy 2022.

Il collante è la catena di resort di lusso in cui si svolgono le azioni: passiamo dalle Hawaii alle bellezze mozzafiato della Sicilia, ma il fil rouge è lo stesso: un incipit che preannuncia il finale tragico che fa poi un passo indietro per raccontare la settimana di vacanza degli ospiti del White Lotus: sono ricchi, sono bianchi, si trovano in un luogo esclusivo, ma quella che si preannuncia una settimana paradisiaca non si rivelerà tale.

Le storie personali degli ospiti si mischiano con quelle dello staff, fra comicità e tragedia, ma con meno grinta della stagione precedente: i toni sono più pacati e accomodanti, e lo sguardo sui protagonisti più indulgente.


Ci si concentra sul tema delle relazioni e i toni pacati e il cambio di prospettiva porta a vedere i protagonisti non più come i “mostri” falsamente progressisti della prima stagione, ma come le “vittime” di chi gira loro intorno con il solo scopo di ottenere ciò che vuole. In questa stagione infatti c’è speranza per “i poveri”, gli ultimi, che prendono coscienza e sanno approfittare delle occasioni che gli si presentano.

La componente satirica è sempre presente, accompagnata da un certo gusto beffardo nel finale amaro, ma la stagione decolla solo negli ultimi episodi, e per buona parte del tempo la narrazione rimane statica e ripetitiva, con tempi da soap opera.


La serie è costruita come un lento crescendo verso gli omicidi anticipati nel primo episodio, ma il ritmo è troppo placido, e la scrittura non abbastanza incisiva da mantenere la tensione o l'interesse.

Il limite della stagione è che non spinge sull’acceleratore della commedia nera, ma si adagia sul successo della precedente, creando una serie godibile ma più innocua e sbiadita.

Positiva la colonna sonora, fuori dai soliti clichè della musica italiana all’estero, e l’ambientazione siciliana che per una volta non indugia sui soliti stereotipi dell’Italia. Buon cast su cui domina la presenza di Jennifer Coolidge e la bella novità della simpatica Sabrina Impacciatore.

Giudizio complessivo: 7

Buona visione,



Trailer



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