Gretel & Hansel (2020): La Recensione del Film


Regia: Oz Perkins


Trama


Un giorno, la giovane Gretel decide di addentrarsi nel bosco insieme al fratellino Hansel alla disperata ricerca di cibo e riparo, ma non sa che la foresta è piena di insidie e pericoli mortali.



Recensione


Il film del 2020, dal regista Oz Perkins, ci mette in mostra una “quasi” perfetta rivisitazione della celeberrima favola di Hansel e Gretel dei famosi fratelli Grimm, avente origine certamente nel Medioevo, soprattutto nell’epoca tarda quando la quantità di cibo scarseggiava, prevedendo il verificarsi di molti infanticidi o vendita dei propri figli per tirare avanti. Una realtà che di certo fa ribrezzo, ma che in qualche modo Perkins è riuscito a introdurre quasi fedelmente nel film, giustificando la condizione iniziale dei due Hansel e Gretel con una sorta di “cacciata” di casa da parte della madre per via della scarsità alimentare. Una donna che non poteva in alcun modo sostentare i due figli, mandandoli via e sperando in una loro buona sorte.


Ma la buona sorte, come ben si sa, in certe storie è quasi sempre una pura illusione, come un beduino nel deserto che intravede da miglia di distanza un’oasi. E qui l’illusione si fa strada tramite il ritrovamento di una casa dai tratti abbastanza “dark” all’interno del bosco, dove vagavano i due ragazzini da un po' di tempo.

L’idea di mangiare e finalmente trovare un po' del calore di una casa ben fornita di tutto spinge i due ad entrare, non sapendo di certo cosa sarebbe accaduto se il padrone o la padrona di casa li avesse sorpresi.


La particolarità della pellicola è il suo stile. La trama la conosciamo tutti, in fin dei conti, ma l’aria di certo no. Un’aria che Perkins ha voluto intensificare fino a fare morire d’ansia lo spettatore, con le spine che non danno un minuto di tregua, soprattutto dopo la prima metà della storia.

La strega in questione (un punto su cui si poteva benissimo lavorare meglio) è, in termini gergali, davvero figa e spaventosa. Ma il personaggio esplicitamente macabro, un personaggio che solo alla fine dovrebbe mostrarsi per quel che è veramente dopo aver passato tutto il tempo con i protagonisti, rischia di rendersi poco credibile, dal momento che chiunque, al posto dei ragazzini, avrebbe avuto seri dubbi che si trattasse di una donna a modo e premurosa. Infatti il suo volto dice tutto, senza fronzoli e altro. Un po' come in IT del 2017, in cui il pagliaccio Pennywise è fin troppo “spaventoso” a primo incontro, tanto da renderlo estremamente poco credibile.


Se posso dire la mia su Gretel & Hansel, si tratta di un buonissimo horror/fantasy (sì, essendoci anche il fattore magico, un fattore importante nelle storie dei Fratelli Grimm), con pochissimi e impercettibili “errori”, che a chiamarli tali non ne varrebbe la pena. È una buona dose di ansia, paranoia e timore dello sconosciuto, soprattutto di chi si mostra buono e molto disponibile con te nel momento del vero bisogno. Una cosa che porta di solito la gente a perdere la fiducia nell’essere umano.

Buona visione,


Trailer


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