Follia Profonda: La Recensione del Libro



Autore: Wulf Dorn


Un mazzo di rose senza biglietto. Chiamate anonime. Disegni macabri.

Non può trattarsi dell’infatuazione di una paziente: lo psichiatra Jan Forstner è nel mirino di una scellerata omicida che lo sta perseguitando. Forse sono solo paranoico, si ripete. Ma quando l’amico che ha scoperto la verità viene barbaramente ucciso, inizierà una corsa contro il tempo nel disperato tentativo di fermarla. Il dottor Forstner, che lotta per non perdere il controllo, inevitabilmente l’ha già perso. Non ha alcun potere su di lei che, invece, ne ha troppo.

Non muoverti. Nessun passo falso. Ti vedo. So dove sei. Ti amo. Dimmi che mi ami. Perché il bersaglio è proprio lui?


Intanto le indagini vanno a rilento. Jan è solo. Chi sia questa stalker non è dato saperlo. Si muove nell’ombra. In silenzio. Pronta ad uccidere chiunque tenti di ostacolarla. Un gioco macabro che lo porterà alla follia. Al punto da non saper più scindere né discernere la realtà dall’illusione. E quando la morbosa gelosia della killer mette a repentaglio anche la vita della moglie, lo psichiatra capisce di non avere più tempo. I minuti scorrono sempre più veloci. Il cuore scalpita. I polsi tremano. Bisogna muoversi, subito.

Quello che Jan Forstner non sa, è che il gioco durerà per sempre.

Il protagonista del thriller psicologico di Wulf Dorn lotterà con le unghie e con i denti per uscire (vivo) da una trappola psichica che non gli lascerà scampo. Nella sua mente si ripete una parola. L’unica. Colpevole.

L’autore descrive divinamente il fenomeno dello stalking con le sue conseguenze e ripercussioni, sottolineando che non deve in alcun modo essere romanticizzato.

La lettura del libro è assolutamente consigliata!

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