Anna, L'inferno In Una Bottiglia


Autore: Martina Longhin

"Quando rientrava in quelle condizioni, Stella doveva stare attenta a qualsiasi cosa dicesse o facesse. Tutto lo irritava e faceva scattare un'inaudita violenza".

Questa è la storia di Stella, di Anna, ma in generale di tutte le donne che sono, o sono state, vittima di violenza.

Questo libro racconta come un uomo possa togliere alla donna la dignità di essere umano, trattandola come se fosse inferiore a lui.

Questo libro racconta l'incapacità di Stella di fuggire dal suo massacratore. Perché non tutti hanno la forza di scappare, non tutti hanno un carattere tanto forte da riuscire a ribellarsi a chi le sfigura.

Stella dopo il primo schiaffo avrebbe dovuto andarsene invece, essendo innamorata, ha cercato una giustificazione a quel gesto. Ha creduto di essere stata lei la causa di un comportamento simile. Si è addossata una colpa che non aveva e una speranza vana: non succederà di nuovo.

Invece andando avanti gli schiaffi sono divenuti pugni e i pugni son diventati calci. E anche se dopo ogni episodio lui le diceva che sarebbe cambiato, questo non cambiava mai.

Questo libro insegna a diffidare da un uomo che dice che cambierà, perché non è nemmeno nelle sue intenzioni modificare il suo carattere. Insegna che nessuna donna deve giustificare un gesto che le fa perdere la dignità come donna e come essere umano. Insegna che bisogna denunciare sempre, che la paura non deve bloccarti, ma accenderti e farti trovare la forza di andare via da una situazione che non ti rende felice ma triste, che ti strappa la voglia di vivere e ti cuce addosso la disperazione e l'angoscia.

Il terrore che si irradia in tutto il tuo corpo ogni volta che lui torna a casa...Nessuno merita di vivere così.

Bisogna reagire sempre. Ci sono tante associazioni che possono aiutare chi è in difficoltà.

Un libro che consiglio perché possa aiutare tutti ad essere più sensibili verso un tema ancora troppo attuale. Un libro che spero possa dare forza a quelle donne che vivono queste situazioni ogni giorno e che capiscano che non sono sole.

Fino a quando anche solo una donna verrà schiaffeggiata non sarà mai 8 Marzo.

Buona lettura,




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