Non Entrate In Quella Casa


Regia: Paul Lynch

Non Entrate In Quella Casa, ovvero come sputtanare in 90 minuti il genere slasher!


Inizio anni 80. Dopo due anni dall’uscita del Must Halloween di John Carpenter il genere slasher (ovvero horror con il classico assassino che perseguita giovani vittime), negli USA, prende il sopravvento ed escono filmoni (e filmetti) dal titolo Venerdì 13, Rosemary’s Killer, Jolly Killer, Pieces…..

Tra le produzioni più piccole e sicuramente meno fortunate vi è questa pellicola, diretta proprio nello stesso anno del già citato Venerdì 13 da Paul Lynch (che non è parente del twinpeaksiano David e lo si vede molto!).

Leggendo i titolo di testa la voglia di vederlo è immediata: oltre al fantastico titolo originale Prom Night si legge come attore protagonista il nome del mitico Leslie Nielsen (e nella vostra testa sta già partendo la musichetta di Una Pallottola Spuntata) e come coprotagonista Jamie Lee Curtis (la scream queen per eccellenza, qui alla sua terza prova dopo Halloween e Fog, entrambi di Zio Carpenter).

Ma mai giudicare il libro dalla copertina! (che non è sempre vero attenzione, ma qui è l’esempio calzante).


Inizio: un gruppo di bambini fa uno scherzo gobbo ad una coetanea, la quale inciampa da una finestra e muore. I carnefici giurano di non dire a nessuno il terribile segreto, ma qualcuno ha visto tutto…..

Svolgimento: 6 anni dopo i ragazzi si preparano per la classica festa di fine anno con vestiti rosa e punch, ma qualcuno ricorda loro il gesto ormai dimenticato nel passato.

Finale: dopo 60 minuti di tortura e, bisogna ammetterlo, masochismo, l’assassino arriva alla festa armato di ascia e passamontagna e riesce ad ammazzare tre persone, per poi essere freddato subito dai caramba. 

L’identità del killer non è telefonata, è proprio scritta per email a inizio film. 

Leslie Nielsen, che ricordo dovrebbe essere l’attore protagonista, si vede 5 MINUTI!!! Ma come si può far fare all’attore di un capolavoro come L’aereo Più Pazzo Del Mondo 5 minuti in un film horror che abbiamo visto in 3? Un cameo ci poteva stare, ma un ruolo dove piange in un cimitero, parla al telefono e balla in mezzo alla pista proprio no.

Anche Jamie Lee Curtis non fa proprio niente (neanche una scena di nudo, ma quella, come ci ha insegnato il buon vecchio Wes Craven in Scream, la vedremo non prima di Una Poltrona Per Due…..grazie John Landis!).


Sangue neanche un millilitro di plasma, tensione inesistente, una testa decapitata messa così per far sembrare la scena una citazione di Carrie di De Palma, attori sprecati e finale terribile.

Le uniche cose buone sono il trucco dell’assassino (con ascia alla Jack Torrance e passamontagna da rapina) e la scena delle telefonate misteriose ad ogni studente (che riprende quelle storiche di Dario Argento). 

Insieme a Tragica Notte Al Bowling e I Ragazzi Del Cimitero un altro degli “Sconosciuti degli anni 80”, ma qui tutta l’umanità prega che lo rimanga.

IN 90 MINUTI SI POSSONO FARE TANTISSIME COSE, ANCHE EVITARE DI VEDERE UNA DELLE PEGGIORI AUTOPUNIZIONI DEL CINEMA HORROR…..CARPE DIEM!

Giudizio complessivo: 2
P.s.: E non vi ho detto che c’è una scena inutile di ballo di 10 minuti per arrivare a 90 minuti!






Film Completo



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