Mutant Girls Squad: La Recensione del Film



Regia: Tak Sakaguchi, Noboru Iguchi, Yoshihiro Nishimura


Quando The Machine Girl e Tokyo Gore Police, diretti rispettivamente da Noboru Iguchi e Yoshihiro Nishimura, sono due tra i tuoi film preferiti, e scopri che ne esiste uno in cui i due registi hanno collaborato assieme per la realizzazione, ecco che l’hype sale a livelli clamorosi.

Mutant Girls Squad infatti vede in cabina di regia proprio i due sopracitati, insieme a Tak Sakaguchi che dietro la macchina da presa ancora non avevo avuto modo di apprezzare, ma che in qualità di attore aveva presenziato in svariati prodotti nipponici di dubbio gusto (per gli altri ovviamente, non per me). Per altro la suddivisione del lavoro è piuttosto schematica, con ciascuno dei 3 che si è accaparrato una parte (nell’ordine Sakaguchi, Iguchi, Nishimura), anche se in realtà il film sembra girato dalla stessa persona. E ovviamente è un concentrato di splatter, demenzialità e tutto ciò che il cinema di questi 3 ha da offrire.

Brevemente la trama. La giovane Rin viene costantemente bullizzata dai compagni di classe e nel giorno del suo 16 compleanno apprende dai genitori di essere una specie di mutante con incredibili poteri al seguito. Manco il tempo di mangiare la torta e i genitori vengono uccisi dai governanti, che vorrebbero sterminare tutti i mutanti esistenti sul pianeta. La vendetta di Rin non si farà attendere e metterà a dura prova la ragazza, sia sul piano fisico, che morale.


Ecco, detta così la trama potrebbe anche sembrare qualcosa di semi serio…ma scordatevelo subito 🤣. Il sangue comincia già a spruzzare copioso fin dai titoli di testa, chiarendo subito che il genere è quello giusto, e la realizzazione pure. Effettacci artigianali mescolati ad altri in CGI la fanno da padroni in un tripudio di combattimenti irreali, mutilazioni, uccisioni e bizzarrie varie che in alcuni momenti veramente fatichi a credere come siano potute venire in mente alla terna sopracitata.

Non credo di averle contate, ma probabilmente abbiamo qui il record di teste mozzate all’interno di un film, che ovviamente si mostra esagerato, di cattivo gusto e ovviamente da non prendere neppure per un secondo sul serio. Le scene demenziali infatti non si contano, a partire dalla presentazione delle appartenenti al clan (la motosega dal culo LOOOL), fino ad arrivare alla trasformazione della fornaia in baguette come aveva sempre desiderato, e qui sono morto davvero.


Lasciate dunque perdere la logica, la tecnica ed il buon gusto…e pure la trama, visto che ormai la faccenda del protagonista che subisce, salvo poi vendicarsi senza pietà, è presente nel 73% dei prodotti di pari genere. E nessuno ovviamente si disturba a variarla, dato che squadra che vince non si cambia, e che lo spettatore non è questo ciò di cui va cercando.

Le protagoniste, che non so come abbiano fatto a rimanere serie durante la recitazione, se la sono cavata dignitosamente e, diciamolo subito, si lasciano guardare con piacere. Poi c’è pure Asami 😍, seppur con una piccola particina, ma tanto basta…e chi non sa di chi sto parlando è pregato di abbandonare questa recensione e anche questo sito.


Per dire due cose anche sulla struttura del film (ma poche eh), si può apprezzare come nella prima parte ci si concentri più sull’aspetto psicologico, volto ad inquadrare la situazione dei mutanti, proseguendo poi nella presentazione degli stessi (in cui viene fuori la malata genialità di Iguchi), fino ad arrivare alla terza parte di Nishimura in cui la componente splatter raggiunge i massimi livelli, probabilmente esagerando in più di un’occasione, ma chissenefrega non mi stancherò mai di queste robe qui (e neanche voi dovreste).

Un bel finale perfettamente in tema con il film, e musiche interessanti ad accompagnare il tutto, lo rendono sicuramente un lavoro degno di nota, un gradino sotto a The Machine Girl e Tokyo Gore Police, ma sempre dannatamente apprezzabile, a patto che siate fan di questo genere. In caso contrario, FUGGIRE A GAMBE LEVATE.

Enjoy,



Trailer



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