Niente: La Recensione del Libro



Autore: Janne Teller


NIENTE. Niente ha importanza e significato in questo mondo. Oppure tutto ne ha, ma in un modo differente da come ce lo immaginiamo perché estremamente relativo?

Proviamo tutti, per un attimo, a fermarci, accantoniamo le attività in corso e, razionalmente, a dare un senso a questa vita. Cosa rende “vita” i nostri giorni? Sono forse le azioni che decidiamo di compiere a crearla? A quale scopo prendere determinate decisioni, seguire alcuni studi, intraprendere una strada piuttosto che un’altra? “Per realizzare i propri sogni”, si potrebbe rispondere. E in cosa consistono questi sogni? Nel trovare il lavoro giusto, portare a casa uno stipendio soddisfacente, nutrirsi, accudire chi si ama, divertirsi, viaggiare, far tutto quel che si vuole, tornare a riposare e…? Svegliarsi per ripartire? Stesso percorso. Provate davvero ad accantonare emozioni, sogni, ad essere seriamente concreti e ad osservare la vita come spettatori: tutto ciò ha un senso? Milioni e miliardi di strade, scelte, sofferenze, soddisfazioni e un solo comune denominatore.​

"Non c’è niente che abbia un senso, perciò non vale la pena far niente”. È con questa sentenza che Pierre scatena una guerra senza pari, seduto sul susino. Farlo scendere e ricredere è la missione dei compagni di classe. La trama è consultabile ovunque, io vi posso solo dire che questo progetto si trasformerà in qualcosa di maledettamente macabro, inquietante e che questa lettura ricorda fortemente Il Signore delle Mosche (Golding).


Qual è il vostro “significato”? Un libro sinistro, che si potrebbe far leggere ai ragazzi, ma accompagnati perché si parla di perdita d'identità, fede, senno e controllo fisico ad un’età ancora fresca, ma anche interessante e riflessivo. La dannazione del perché di queste nostre esistenze, della relatività del significato, della facilità del costruire e distruggere, la presunzione del dimostrare, l’incapacità di comunicare.

Le riflessioni sul senso della vita nascono e s’insinuano come veleno nelle vene, i vostri sogni e progetti potrebbero vacillare e potreste sentirvi un po' tristi perché, che ci piaccia o no, la primavera è destinata ad appassire, il sole sorge per poi lasciar posto alle tenebre e tutto arriva e se ne va per ricordarci che anche noi siamo destinati a scomparire.

Ma è importante e indispensabile prendere atto di questa realtà perché forse il senso della vita non è ciò che progettiamo, ma potrebbe essere quel secondo che viviamo, quell’ORA, quell’ADESSO, quel qualcosa che forse nemmeno si spiega.

Premiato, criticato e spietato, ma credetemi: serve. Da leggere assolutamente.

Qui il libro

Buona lettura.




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