Nope: La Recensione del Film



Regia: Jordan Peele

Analizzando la terza opera di Jordan Peele mi accorgo che sinceramente a me così tanto non sia piaciuta. Ci troviamo di fronte al film più ambizioso e criptico del regista, il quale ha sempre fatto della morale e della critica dei saldi punti di forza. Qui sinceramente questi aspetti non mi hanno convinto, ma andiamo per gradi…

Il film in sé presenta un lato tecnico molto particolare. Troviamo una fotografia bellissima, che va a supportare una regia ispirata e al pieno servizio della storia che va a raccontare, il sonoro in sala rende bene, anche se ho trovato un montaggio non sempre al top.

La trama invece è la prima cosa che non mi ha convinto, nella prima parte è interessante ma l’introduzione fin troppo lunga tende ad appiattire il racconto, poi in sostanza vengono introdotti vari concetti non sviscerati a dovere. La seconda parte è prettamente action, il montaggio talvolta rende male, è tutto fin troppo incasinato, anche se alla conclusione lo spettatore ha la sensazione di aver capito tutto (o almeno dovrebbe).


Ora, veniamo alla critica, qual è?

Perché io onestamente non l’ho capita. In questo film ci sono tanti spunti di riflessione, figura una piccola parentesi legata al razzismo, la critica al sistema hollywoodiano, il classico sogno americano, ma la pellicola non è riuscita a lanciare un messaggio forte come le precedenti.


Metto a confronto due film, ma calma, non è assolutamente un paragone.

A tratti Nope mi ha ricordato Lo Squalo di Spielberg, per la suspense, la “minaccia”, la paura ecc.

Ora, ne Lo Squalo la critica è chiara e si ritrova nei personaggi, alcuni mossi da desideri di rivalsa, vendetta e giustizia, e soprattutto altri mossi dal dio denaro, negando un chiaro pericolo solo per fini personali.

Certo, non chiedo a Peele di replicare Spielberg, ma è chiaro che se da un lato il messaggio c’è, dall’altro no, a causa di una scrittura non eccelsa e personaggi che, sinceramente, a me non hanno fatto impazzire, in quanto mai desiderosi fino in fondo di una vera e propria rivalsa, ma legati all’introduzione di sviluppi mai portati a termine, in favore invece di una continua ricerca della bellezza estetica.

Bello si, ma non balla.

Buona visione,


Trailer



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