La Biblioteca dei Morti: La Recensione del Libro



Autore: Glenn Cooper


Abbazia di Vectis, VIII secolo. Il settimo figlio del settimo figlio, nato il settimo giorno del settimo mese. 7/7/777.

Potrebbe essere una benedizione divina. O la maledizione del diavolo. Octavus stilerà una lista di nomi con la rispettiva data di nascita e di morte, e tutti moriranno nel giorno indicato. Cinque secoli dopo, i suoi discendenti scriveranno ancora fino a completare 700.000 volumi. Milioni di uomini e donne vissuti e che vivranno dal 782 fino…Al giorno del giudizio. Ma la biblioteca verrà data in pasto alle fiamme: nessuno deve venire a conoscenza del destino già segnato.


Quando nel 1947 la verità potrebbe saltare fuori, Winston Churchill non è disposto a renderla pubblica. L’unica soluzione è nascondere i libri in un posto segreto. Dove nessuno può arrivare. Nemmeno l’agente dell’FBI Will Piper, che nel 2009 si occuperà di un caso strettamente legato: il caso Doomsday. Prima di uccidere le vittime, l’assassino invia loro una cartolina con una bara disegnata e la data di morte. Eppure non perviene nessuna prova. Nessuna arma del delitto. Com’è possibile?

Ad affiancare Will ci saranno le ombre oscure del suo passato che potrebbero condurlo alla verità. O sull’ennesima pista sbagliata. Chi è l’assassino? E cosa c’entra con la Biblioteca dei Morti?

Glenn Cooper ha scritto magistralmente una tetralogia carica di suspance e adrenalina. La storia si snoda attraverso frequenti analessi che ci proiettano in un passato prossimo e remoto, per poi ricondurci al presente. Ma anche il futuro è alle porte: il giorno del giudizio potrebbe non corrispondere a quello del decesso delle vittime. Will ha poco tempo. Le lancette girano al contrario. La fine è vicina, ma quanto vicina?

Qui il libro

Buona lettura,



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