Raya e L'ultimo Drago: La Recensione del Film



Regia: Carlos Lopez Estrada, Don Hall

Immaginate un mondo incantato in cui draghi e umani vivono in armonia. Ora immaginate che arrivi un'entità mostruosa che trasforma in pietra tutti gli esseri viventi che tocca. A questo punto immaginate che i draghi superstiti uniscano i loro poteri in una gemma che riesce ad allontanare questa entità mostruosa ma non a sconfiggerla. 

Immaginate che serva qualcos'altro per eliminare questo potente nemico e Raya, giovane e audace guerriera, sembra l'unica in grado di trovare l'ingrediente mancante. Se siete stanchi di immaginare o se volete anche solo scoprire come finisce la storia potete andare su Disney+ e guardare Raya e L'ultimo Drago.

Partiamo dall'animazione che è semplicemente strepitosa (ma c'è davvero bisogno di specificarlo, visto che parliamo di un film Disney?): alcuni dettagli sono talmente curati da essere un vero e proprio orgasmo per gli occhi, una scena in particolare in cui piove su una statua dava quasi l'illusione di star guardando un film.


I messaggi di fondo sono importanti e per nulla scontati. L'importanza della fiducia nel prossimo, fiducia che è sinonimo di amore, è un messaggio tanto semplice quanto necessario.

Anche le ambientazioni, a metà tra il post apocalittico e l'oriente medievale, mi sono piaciute molto.

Inoltre, i personaggi riescono a diventare iconici in pochissimi istanti: vi innamorerete di ciascuno di loro in pochissimo tempo, ve lo assicuro.


Ho apprezzato anche la mancanza di love story. La Disney ci ha abituati a film in cui la componente amorosa può non essere il fulcro del racconto ma finisce per essere sempre presente. Una costante ormai inflazionata. In questo caso sarebbe stata davvero forzata e ininfluente, quindi condivido la scelta controcorrente di non inserire uno spasimante per Raya o per qualche personaggio secondario.

Tutto perfetto quindi? Non proprio.

Gli elementi che non ho apprezzato sono veramente pochi ma inficiano il giudizio complessivo.


Il primo micro difetto è che la pellicola racconta tanti avvenimenti in pochissimo tempo. Da un lato può essere visto come un pregio perché il ritmo ne beneficia, ma dall'altro il film finisce quasi per tirare via su tanti personaggi e ambientazioni che avrebbero meritato uno sguardo ulteriore. Forse un racconto del genere si prestava meglio a una miniserie: compresso in un film risulta tutto troppo rapido.

Il secondo macro difetto invece è una scelta nel finale che, oltre a sapere molto di contentino per il pubblico più giovane, non è assolutamente sensata. Ed è un peccato perché, proprio per quella scelta, il finale mi ha lasciato un sapore agrodolce in bocca.

Un buon film ma con qualche difettuccio, soprattutto nel finale, che non gli fa spiccare il volo. Una pellicola che osa ma fino a un certo punto.

Giudizio complessivo: 7.5

Buona visione,



Trailer


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