La Ragazza e La Notte


Autore: Guillaume Musso

Prima di questo romanzo non avevo mai letto nulla di Guillaume Musso ed anzi posso dire di non aver neppure mai sentito nominare questo autore francese di origine italiana. E probabilmente è stato un errore ignorarlo per così tanto tempo.

La copertina e la breve descrizione (i veri motivi che poi mi spingono ad acquistare un libro) mi hanno subito conquistato e poi anche i vari commenti sul retro (“Noir dell’anno” – cosmopolitan.fr, “Magistrale” – RTL) hanno contribuito ad accrescere l’interesse verso questo thriller davvero ben orchestrato e che ti tiene incollato alle pagine come pochi altri.

La storia si sviluppa attraverso gli avvenimenti accaduti tra il 1992 e il 2017, in un’alternanza di narrazione che mi ha ricordato molto ciò che mi era capitato di leggere recentemente ne La Scomparsa di Stephanie Mailer con, in alcuni casi, indicato proprio ad inizio capitolo il nome del personaggio attraverso cui vengono esposti i fatti. Non nascondo che questa soluzione trova pienamente il mio gradimento, soprattutto se le vicende non sono troppo contorte e numerose, come in questi due casi.

La prima parte vede una sorte di introduzione, dove ci vengono presentati i personaggi e in parte i luoghi teatro delle vicende, con alcuni particolari interessanti, tipo la presenza del videogioco di Street Fighters 2 all’interno delle Chez Dino, luogo di ritrovo degli studenti del liceo.

Da qui si entra poi quasi subito nel vivo della faccenda e quando si inizia a parlare di corpi murati all’interno della palestra della scuola, l’interesse e la curiosità inevitabilmente crescono. Ad alimentare la crescente voglia di divorare le pagine, offre inoltre il suo contributo anche un racconto dei fatti che avviene sempre in prima persona (per la maggior parte del tempo ad opera del protagonista, Thomas), attraverso cui si percepiscono perfettamente le ansie e le reazioni dei personaggi, anche quando rivivono ricordi del passato.

Molto bello in particolare ho trovato il capitolo del racconto di Fanny riguardo ciò che è accaduto alla misteriosa ragazza scomparsa, con la chiosa finale della madre di Thomas a ricordarci che "La civiltà non è che una minuscola pellicola distesa su un caos ribollente".

Tutti qui sono infatti complici, non si salva nessuno, in un giro di loschi traffici e delitti, che sono fondamentalmente tutti legati ad un unico concetto: la gelosia ed il tradimento (vabbè sarebbero due i concetti, ma non siamo così pignoli 😉).

Con queste premesse, l’epilogo non può che creare danni irreparabili per qualcuno e, in realtà, pensavo ad un finale più “cattivo”, anche se comunque dopo l’ultima riga letta la soddisfazione c’è. E soprattutto, mentre cominciano a mancare sempre meno pagine alla fine, comincia a salire il rammarico per non poter proseguire nella lettura, fattore che contribuisce senz’altro positivamente alla valutazione finale.

Giudizio complessivo: 8.3
Enjoy,





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