Barbara Steele, Oltre L’Icona del Gotico: La Recensione del Libro



Autore: Fabio Giovannini


Fabio Giovannini oltre ad essere un guru del fantastico, autore di diversi saggi sull’Horror e Thriller, gode anche della mia invidia.

Non solo ha avuto modo di incontrare Christopher Lee e passare una giornata con lui, tirando fuori una bella biografia sull’attore nell’ottimo Il Lord del Brivido, ma ha anche rincarato la dose avendo avuto privilegio di parlare al telefono con Barbara Steele, facendosi raccontare un po’ di aneddoti che ha usato per confezionare il volume Barbara Steele, Oltre l’Icona del Gotico, da noi per Shatter Edizioni.

Il libro è scorrevole, e racconta la biografia dell’Icona per eccellenza: Barbara e la sua doppia vita, quella privata e sullo schermo. Due donne in un solo volto, il suo. Irregolare eppure magnetico.


La seguiamo dall’infanzia in Inghilterra, una veloce emancipazione dalla famiglia, i primi servizi come modella, le prime particine e poi l’arrivo a Roma per il film che la sdoppierà nella regina delle tenebre e nella donna dai due volti; La Maschera del Demonio di Bava. La cosa bella è come l’attrice passi attraverso i vari set come in un sogno. Da lì tutti la cercano per i Gotici, dove diventerà abbonata a ruoli duplici di vittima e carnefice per la stagione del Gotico in quel bianco e nero da favole come Danza Macabra, fino a I Lunghi capelli della Morte. In mezzo, parti di spicco che non arrivano (e il rifiuto di rimanere incollata al genere del terrore), la vita nel jet-set romano, che le frutta l’amicizia con Fellini e un ruolo nel suo . Barbara sbeffeggerà la sé stessa tenebrosa nel L’Armata Brancaleone di Monicelli, nei panni della dominatrix medievale.

Ma le favole cambiano e il matrimonio e figliolanza la portano in America, dove starà lontano dai riflettori. Il cinema non le ha dato quel che cercava, ma molti registi imberbi cercano lei, la loro musa del buio in sala. Così quando ti ritrovi Demme o Cronenberg a bussare alla porta, ecco che in un modo o nell’altro torni sullo schermo, sempre per tua scelta però. La stessa che ha guidato la tua carriera e che nel tempo ti farà diventare il braccio destro di Dan Curtis per tornare, negli anni ’90 a quel cinema di vampiri che avevi lasciato alle spalle…

Ci ho romanzato sopra, ma per le icone bisogna farlo, l’agiografia è dietro l’angolo; per i fatti veri ci ha pensato (fortunatamente meglio di me) Giovannini, scrivendo una biografia scorrevole dell’attrice, corredata di foto, schede dei film, trame, aneddoti per una, nessuna, centomila Barbara Steele e 441 pagine.

Per i fan è un must have. Per gli altri, l’occasione di conoscere due donne: Barbara e l’attrice.

Qui il libro

Buona lettura,


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