Il Colibrì: La Recensione del Film



Regia: Francesca Archibugi


Questo è un film che ho atteso con ansia, sia per la presenza di Pierfrancesco Favino (uno dei miei attori preferiti), sia perché il trailer è stato molto emozionante.

Insomma, ci speravo tanto e nel complesso posso dire che mi sia piaciuto.

Mi aspettavo di meglio? Si, questo sicuramente.

Analizzando per gradi, tra i punti di forza del film ritrovo innanzitutto la performance di Favino, che come al solito si supera ad ogni pellicola, inoltre la componente emotiva è molto forte, culminando con un finale che ho trovato bellissimo e commovente. Nota di merito anche a Kasia Smutniak che dà vita ad un personaggio molto complesso e secondo me lo fa molto bene.


Tecnicamente invece il film non mi ha fatto impazzire, anche se non parliamo di un lato tecnico cattivo, semplicemente per gusto personale avrei preferito vedere la storia (che è molto bella) raccontata in maniera diversa (avete visto Supereroi di Genovese? Ecco, così), invece sia a livello di regia che di montaggio non sono stato molto soddisfatto. Inoltre, a me dispiace, ma l’interpretazione di Nanni Moretti non mi è piaciuta per niente, recita infatti con uno stile che può sembrare particolare ma che in questo film, e per quello che va a raccontare, l’ho trovato finto e inadatto.


Andando avanti, un’altra cosa che non ho apprezzato è stato il continuo abuso di salti temporali diversi in maniera abbastanza frettolosa, ciò mi ha creato confusione per quasi 2/3 del film, avrei preferito che si fossero concentrati su due uniche linee temporali, che ovviamente sviluppandosi avrebbero incorporato lo stesso le altre. In sostanza, un montaggio e una struttura narrativa migliore avrebbero giovato molto alla visione.

Questo è quello che mi ha suscitato il film in linea di massima, una pellicola che di sicuro non manca di difetti, ma che consiglio comunque di guardare, i più emotivi tra di voi sicuramente lo apprezzeranno.

Ultima cosa, vi consiglio di aspettare alla fine e guardare i titoli di coda, la canzone di Marco Mengoni, scritta da Sergio Endrigo, è bellissima e dopo quel finale…beh, ci sta di brutto.

Buona visione,



Trailer



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